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Il 7 giugno 1970 nasceva a San Paolo Marcos Evangelista de Moraes, meglio noto come Cafu, ovvero uno dei più grandi terzini della storia.

Formatosi calcisticamente sotto la guida di grandi mentori come Telé Santana e Vanderlei Luxemburgo, Cafu era un terzino destro dalle proverbiali discese offensive, da cui il soprannome Pendolino, datogli dai tifosi della Roma. Dotato di grande caratura tecnica, capace di progressioni spaventose e abile crossatore, è stato uno degli uomini chiave dello scudetto giallorosso di Capello, nonché di quello del Milan stagione 2003-2004. Ma soprattutto Cafu è stato a lungo titolare della nazionale brasiliana, disputando in verdeoro ben 142 partite, tra cui tre finali dei mondiali consecutive, dal ’94 al 2002.

In Italia con Roma e Milan

Cafu arrivò in Italia nell’estate del ’97, segnalato alla Roma di Zeman da Falcao. Il terzino, con le sue caratteristiche, si adattava alla perfezione al gioco offensivo del tecnico boemo. Inoltre, era già nel pieno della maturità calcistica, con la ribalta internazionale già vissuta nel bienno ’92-’93. In quegli anni, infatti, con il San Paolo vinceva per due volte la coppa Intercontinentale, battendo il Barcellona di Cruijff e il Milan degli Invincibili di Capello.

Del suo periodo romano, rimane iconica una giocata eseguita nel derby del 17 dicembre 2000, la stagione dello scudetto: un triplo sombrero ai danni del Pallone d’Oro Pavel Nedved. Per la cronaca, la Roma si aggiudicò il derby per 1-0, con un autogol di Negro.

Nelle ultime due stagioni a Roma vive un dualismo sulla fascia destra con Christian Panucci, e dopo la brutta stagione 2002-2003 i capitolini lo lasciano andare a zero. Cafu passa al Milan, dove continua a offrire prestazioni di livello pur non sempre titolarissimo. Vince subito lo scudetto, e la stagione successiva è titolare nella disfatta di Istanbul.

Con la nazionale brasiliana, di cui è recordman di presenze, gioca dal 1990 al 2016, vincendo oltre ai mondiali americani (subentra dopo pochi minuti nella finale contro l’Italia) e a quelli nippo-coreani, anche due Coppa America.

Appena due anni fa Cafu ha vissuto un grave lutto familiare. Suo figlio trentenne Danilo è stato prematuramente stroncato da un infarto.