Nati Oggi: Roberto Carlos, uno dei terzini più forti di sempre

Roberto Carlos

(Photo credit should read EMMANUEL DUNAND/AFP via Getty Images)

Il 10 aprile 1973, nello Stato di San Paolo, in Brasile, nasce Roberto Carlos da Silva, più semplicemente Roberto Carlos. Cresce nelle giovanili dell’União São João, ma ci mette un po’ ad emergere, tanto che l’Atletico Mineiro, dopo averlo aggregato alla squadra per una tournée, decide di non tesserarlo. Nel 1993, cos’, finisce al Palmeiras dove si consacra come uno dei migliori giovani talenti del campionato. Lascia il Brasile nell’estate del 1995, ormai pronto per l’Europa, con due campionati vinti alle spalle. Lo prende l’Inter, che la spunta investendo la ragguardevole cifra di 10 miliardi di vecchie lire. Gioca spesso e segna ben 7 reti, dimostrandosi devastante sulla fascia, specie in proiezione offensiva.

Dribbling ubriacanti, cross millimetrici, un tiro devastante da fuori, che diventa, specie da calcio piazzato, un vero e proprio marchio di fabbrica. Eppure, a fine stagione il tecnico nerazzurro, Roy Hodgson, che lo considera troppo indisciplinato tatticamente, decide di “tagliarlo”. Gli preferisce Alessandro Pistone, e il brasiliano viene venduto, senza grandi rimpianti, al Real Madrid.

Passerà alla storia come uno dei più grandi errori in sede di calciomercato dell’Inter di Moratti. Per Fabio Capello, allora allenatore del Real Madrid, l’arrivo di Roberto Carlos nella capitale spagnola si rivelerà una benedizione. Titolare inamovibile sin dalla sua prima stagione, alla fine resterà in maglia Real per undici stagioni, ricche di trionfi. Nel 1998 arriva la prima Champions League, e con il Brasile anche la delusione della finale di Coppa del Mondo persa sonoramente contro la Francia. L’anno d’oro, per Roberto Carlos, è però il 2002. Con il Real Madrid conquista la sua terza Champions League, firmando l’assist, bellissimo, della rete della vittoria, ancora più bella, di Zidane. Con la Nazionale Verdeoro sale sul tetto del mondo, battendo 2-0 la Germania, grazie ad una doppietta di Ronaldo.

Il Fenomeno e Roberto Carlos, poche settimane dopo, si riuniranno al Real Madrid, e sarà proprio il nuovo compagno di club a superarlo nella classifica finale del Pallone d’Oro. Lascerà la Spagna nel 2007, dopo aver celebrato il suo quarto titolo in maglia Merengue, che si somma a tre Champions League, 2 Coppe Intercontinentali e 1 Supercoppa Uefa. Vola quindi in Turchia, alla corte del Fenerbache, con cui disputa due stagioni e mezza, prima di fare ritorno in Brasile.

A dicembre del 2009, così, firma per il Corinthias, ma dopo poco più di un anno torna clamorosamente in Europa. In Russia l’Anži lo ricopre letteralmente di soldi: 9 milioni di dollari a stagione per due anni e mezzo di contratto. In realtà, la sua avventura da calciatore durerà solo una stagione, al termine della quale entra nello staff tecnico del club. A 39 anni, così, termina la carriera di uno dei più grandi terzini sinistri della storia del calcio.