Nati Oggi: Simone Barone, iconica la rincorsa ad Inzaghi nel 2006

Dal Parma fino al Livorno, passando per Chievo, Parma, Palermo, Torino e Cagliari e non solo. E’ la carriera dal calciatore di Simone Barone, nato il 30 aprile 1978 a Nocera Inferiore.

Oltre ad aver calcato i campi da gioco il centrocampista campano è stato anche l’allenatore delle giovanili del Modena (nel 2013 degli Allievi Nazionali, poi fino al 2015 della Primavera gialloblu) e del Parma (gli Juniores nel 2015-16). Vice allenatore del Delhi Dynamos per un anno, è tornato tra i giovani con la Juventus U16 e poi tre anni negli U18 del Sassuolo. Nel 2022 collaboratore tecnico della Salernitana, con la quale lotta per una salvezza miracolosa.

Ma a segnare la carriera di Simone Barone è senza dubbio l’anno 2006. Scolpito nella memoria dei grandi e degli allora piccoli tifosi della nazionale, è diventato Campione del Mondo. Con l’Italia aveva debuttato a 26 anni nel 2004, in una partita amichevole contro la Repubblica Ceca quando il CT era Trapattoni. Nella rassegna Mondiale poi finita con la vittoria di Berlino, ha giocato due partite: una in particolare è rimasta iconica, con ancora protagonista la Repubblica Ceca. Nella terza della fase a gironi, quando gli Azzurri si trovavano sull’1-0, avvenne un’azione che ad oggi potrebbe essere utilizzata come ‘meme’: Filippo Inzaghi corre palla al piede verso la porta difesa da Petr Cech, mentre Barone lo affianca dalla parte opposta. Arrivati davanti al gigante ceco, per Inzaghi sarebbe bastato un passaggio verso il compagno totalmente libero affinché Barone si ritrovasse da solo con la porta sguarnita. Una speranza viva nel centrocampista che poco prima aveva recuperato un pallone sulla mediana e dato praticamente il via al contropiede italiano. Super Pippo invece decise di dribblare Cech, segnando così il gol del 2-0, vanificando cinquanta metri di corsa del giocatore campano.