Okafor: “Io e Leao siamo come gemelli. Ho scelto il Milan perché…”

Okafor, l'intervista a La Gazzetta dello Sport

Okafor, l'intervista a La Gazzetta: "Il Milan ha voluto molto" (Getty Images) - calcioinpillole.com

Noah Okafor ha rilasciato una dettagliata intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport. Tanto Milan nelle sue parole. Eccola di seguito

Okafor, l'intervista a La Gazzetta dello Sport
Okafor, l’intervista a La Gazzetta: “Il Milan ha voluto molto” (Getty Images) – calcioinpillole.com

Noah Okafor è diventato un nuovo giocatore del Milan quest’estate. Giorgio Furlani ha chiuso per il suo acquisto dal Salisburgo in pochissime ore, regalando sorpresa e gioia ai tanti tifosi. L’attaccante svizzero, vero jolly offensivo per Stefano Pioli, va a rinfoltire il reparto e a dare una grossa mano ad Olivier Giroud. Okafor è stato con la squadra in ritiro negli USA, ma non ha preso parte alle amichevoli. Deve lavorare ancora tanto e raggiungere la migliore forma. Intanto, si è concesso in un’intervista a La Gazzetta dello Sport. Belle dichiarazioni le sue sul Milan.

Okafor: “Spero di vincere subito lo Scudetto”

Primi giorni in rossonero “Qui c’è una grande atmosfera, la squadra è fantastica e con l’allenatore va benissimo. Ho firmato da poco per il Milan ma sono molto felice, sono davvero fiducioso per il futuro”.

Voglia di Scudetto: “Sì, anche perché un calciatore che non vuole vincere… non è un calciatore. Abbiamo una squadra forte e io spero di vincere la Serie A subito. Per farlo serve sempre energia, a volte si perdono delle partite ma dalle sconfitte si impara. E poi io odio perdere”.

Perché proprio il Milan: “Perché mi ha voluto molto. In autunno ho giocato contro il Milan in Champions League e da allora siamo rimasti in contatto. È chiaro che avevo altre offerte ma per me è stato sempre tutto chiaro. I tifosi, lo stadio di ‘San Siro‘, tutto: è un nuovo passo per la mia crescita”.

Lui e Leao gemelli: “Sì, io e Rafa siamo come gemelli: entrambi dribbliamo molto bene, siamo giovani, abbiamo lo stesso humor. Ci siamo parlati per la prima volta dopo una partita tra Svizzera e Portogallo, poi ci siamo scambiati messaggi dopo la doppia sfida in Champions e siamo stati avversari anche al Mondiale. Abbiamo un bel rapporto, non vedo l’ora di giocare con lui”.

Come sta: «Sto bene, sono stato fuori nelle ultime settimane ma dalla prossima sarò in gruppo».

La trattativa col Milan: “Il Milan è rimasto in contatto con me per 6-9 mesi, contatti che nelle ultime due settimane sono diventati più intensi. Hanno visto che stavo bene, poi tutto è stato fatto in tre-quattro giorni e … eccomi qui”.

Numero 17: “Il 7 è il mio numero preferito, infatti a Salisburgo avevo il 77. Qui il 7 era preso da Adli, allora ho scelto il 17, che è il vecchio numero di Rafa. Mi piace”.

Idoli rossoneri del passato: “Il Milan è un grandissimo club, con una grande storia. Ha avuto molte stelle, grandi giocatori ma anche ora siamo molto forti, giovani, affamati. Se devo scegliere, dico Ronaldinho, Ricardo Kaká e Ruud Gullit. Io sono ancora giovane ma voglio aiutare questa squadra a fare di nuovo la storia”.

Ruolo in campo: “Posso giocare a sinistra, a destra e da attaccante al centro. Sono flessibile. Devo adattarmi a un nuovo Paese, con una nuova tattica e nuove squadre ma ci sono già passato con il Salisburgo. Cerco di essere aperto con i compagni e lo staff, sono davvero felice di essere qui”.

Gol al Milan in Champions League, il confronto con Maignan: “Mike mi ha detto che è stata fortuna perché il pallone è passato tra le sue gambe ma sul dribbling a Kalulu non si discute, l’ho cercato. E poi … un gol è sempre un gol”.