Osimhen, sorella arrestata: ma spunta un clamoroso retroscena!

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Non c’è pace per Victor Osimhen durante la pausa per le nazionali: dopo l’infortunio rimediato, la sorella è stata arrestata in Nigeria…ma c’è un retroscena. Ecco cosa è successo.

Continuano ad arrivare indiscrezioni dalla Nigeria su Victor Osimhen: dopo il suo infortunio in nazionale, infatti, la sorella sarebbe stata arrestata. Dopo il problema fisico (qui il comunicato ufficiale) il centravanti è stato denunciato da Osita Okolo, membro dell’entourage che ha rappresentato il calciatore nel suo trasferimento dal Lille al Napoli, nonché marito della sorella. Nelle ultime ore, inoltre, fa scalpore l’arresto della sorella dell’attaccante partenopeo. Ecco cosa è successo ed il retroscena.

Sorella di Osimhen arrestata: il retroscena

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Come riporta l’edizione odierno de Il Mattino, ci sarebbe una denuncia di Osimhen dietro all’arresto della stessa sorella. Una versione dei fatti che arriva direttamente dalle lande nigeriane, infatti, specifica come il problema alla base sia una serie di firme false. Da Lagos sembra che l’arresto della sorella Ester e del marito Osita, ci siano alcune firme che il calciatore non riconoscerebbe come sue. Uno scontro familiare che è diventato pubblico a seguito delle accuse del cognato di  Osimhen di “fatto sequestrare la moglie” dal Dipartimento dei Servizi di Stato. La situazione, legata a commissioni che il centravanti non vuole riconoscere ai suoi familiari, rimane contorta e difficile da districare, con tante opinioni e versioni dei fatte diverse.

Il cognato: “Victor mi deve più di 500mila dollari”

Non finisce qui, però, la complicata vicenda legata all’arresto della sorella di Osimhen. Negli ultimi minuti ha parlato lo stesso Osita Okolo, che non le ha mandate di certo a dire. Ecco le sue dichiarazioni a TMW.

“Ho sposato la sorella di Osimhen nel 2019 e ricordo che fu il calciatore stesso a chiedermi di iniziare a lavorare per lui, di diventare il suo personal manager. Il 31 luglio 2020 è arrivato il trasferimento ufficiale dal Lille al Napoli. Non fui io a chiudere direttamente quest’operazione, ma dapprima ci lavorò il suo ex agente William D’Avila con la DW Sports Management. Il Signor D’Avila mi pagò una cifra superiore ai 500.000 dollari in qualità di commissione, soldi dei quali posso testimoniare l’incasso con documenti ufficiali. Osimhen mi ha richiesto in prestito quei soldi poco dopo. Siamo una famiglia, mia moglie è sua sorella, e non vedevo perché non darglieli. Peccato però che non me l’abbia mai più resi… Per questo l’ho denunciato: io rivoglio solo i miei soldi, la commissione che mi fu pagata da D’Avila prima che Osimhen cambiasse agente”.

Sull’arresto della moglie: “Lei non ha neanche il suo numero di telefono”

Ancora a TMW, Okola parla dell’arresto di sua moglie Ester, sorella di Victor: “Osimhen adesso è molto ricco e ha quindi grande influenza sulla polizia locale. Ha mandato le forze dell’ordine a casa mia per prelevare mia moglie, che è ancora sotto custodia. Vi rendete conto? L’hanno accusata di aver ricattato il giocatore, ma la realtà è che lei non ha neanche il suo numero di telefono. Easter e Osimhen non si parlano da anni, lei gli ha solo detto attraverso i social media di restituire i soldi che deve a suo cognato. Ho paura per l’incolumità mia e della mia famiglia, chiedo solamente a Victor di rendermi ciò che mi deve. Qualcosa che ho guadagnato lavorando. E spero che dopo questa intervista lui possa dare una risposta pubblica”.