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Aumentare il valore di un cartellino del 12.000% in un anno e mezzo.
Un’operazione che sembra uscita direttamente da The Wolf of Wall Street, ma a realizzarla non è stato Leonardo DiCaprio, bensì un calciatore, l’attaccante spagnolo Enric Gallego.
Prima punta forte fisicamente, alta 1,90 m, Gallego tra gennaio 2018 e luglio 2019 ha incrementato enormemente la sua valutazione, passando da 50.000 euro a 6 milioni. Un evento eccezionale, che si inserisce in un contesto dove di ordinario non c’è nulla.
Sì, perché la storia del 34enne centravanti dell’Osasuna, ex tuttofare diventato calciatore professionista a 32 anni, è degna di essere rappresentata al cinema. Leggere per credere.

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Al lavoro, ma con un pensiero sempre al calcio

Enric Gallego Puigsech nasce a Barcellona il 12 settembre 1986 e, poco dopo aver imparato a camminare, già tira calci al pallone. Quando ha 4 anni i genitori lo iscrivono alla scuola calcio del Buen Pastor, un club di Barcellona oggi non più esistente ma allora molto in voga. Compiuta tutta la trafila delle giovanili, a 18 anni Enric si appresta ad assaggiare il calcio dei grandi ma, coinvolto in una rissa, si vede espulso dalla squadra. Rimasto così senza un club, Gallego mette da parte il sogno di diventare un calciatore professionista ed inizia a cercare lavoro. L’obiettivo adesso è garantirsi uno stipendio, ma il calcio non scompare dalla sua vita.

La passione di Enric è grande e fa sì che ai vari lavori svolti nel corso degli anni si abbini sempre il pallone. Lo spagnolo infatti si unisce a squadre dilettantistiche: di giorno svolge il suo lavoro, la sera tocca al calcio. Un allenamento, quattro risate con i compagni e poi tutti a bere qualcosa insieme. Un passatempo piacevole che permette di staccare la spina, di disconnettersi dai pensieri e dalle fatiche del lavoro, che per Enric sono grandi. Dopo aver fatto il muratore, il fattorino e l’installatore di condizionatori d’aria, ha infatti trovato impiego come camionista: ogni mattina si reca al porto di Barcellona per caricare i pacchi da consegnare in tutta la Catalogna, a volte addirittura in Francia. Chilometri e chilometri ogni giorno a ritmi frenetici, non è una cosa semplice. Gallego, che a volte è costretto a dormire nel camion, accusa la stanchezza: per due volte rischia di uscire di strada dopo essere stato vittima di colpi di sonno mentre guidava. Non si può andare avanti così e rischiare ancora, occorre fare una scelta. Enric guarda dentro di sé e capisce ciò che vuole davvero nel suo futuro: il calcio.

All’inseguimento di un sogno

L’occasione non tarda ad arrivare, perché le brillanti prestazioni nei campionati dilettantistici gli valgono, nel 2009, la chiamata della seconda squadra dell’Espanyol, che gioca in terza serie. Gallego accetta e smette di lavorare come camionista. Una buona annata con i biancoblu attira l’interesse del Cornellà, club di quarta serie, dove il classe ’86 si trasferisce nell’estate 2010. Una volta arrivato, Enric riceve una proposta di lavoro come addetto alla manutenzione delle bici da noleggio per un negozio di Barcellona. Uno stipendio che farebbe comodo, ma sarà possibile abbinare nuovamente calcio e lavoro? Con la determinazione di Gallego, certo che sì. In tre anni con i biancoverdi l’attaccante mette a segno 55 gol in 100 presenze. Il sogno inizia a prendere forma.

Photo by Carlos Sanchez Martinez/Icon Sportswire CF Icon200202048

Nel 2013, a 27 anni, Enric viene ingaggiato dal Badalona, in terza serie, e lascia definitivamente il lavoro. Una stagione al Badalona, 6 mesi all’Olot e poi il ritorno al Cornellà. Una gavetta importante per affinare il talento, anche se la carta d’identità dice che Gallego non è più giovanissimo. I gol arrivano a frotte, nella seconda avventura al Cornellà sono 48 in 102 partite. A gennaio 2018 si fa avanti l’Extremadura UD e per 50.000 euro si aggiudica lo spagnolo, che nei primi sei mesi con la nuova squadra segna 10 volte in 14 presenze. Finito il campionato, l’Extremadura viene promosso nella Segunda División, la seconda serie spagnola, un campionato professionistico. A 32 anni, con dedizione e sacrificio, Enric ha raggiunto il suo obiettivo, ma la corsa del treno della sua carriera non è assolutamente terminata. Pur mantenendo sempre i piedi per terra, conscio delle difficoltà incontrate per arrivare fin lì, Gallego inizia ora a mettere nel mirino la Liga. L’esordio strepitoso nella serie cadetta, con 15 gol in 19 partite, gli apre la porta del calcio che conta di più.

Oltre le difficoltà

(Photo by Juan Manuel Serrano Arce/Getty Images)

A gennaio 2019 il ragazzo di Barcellona viene acquistato dall’Huesca per 2 milioni di euro ed il 19 gennaio esordisce in Liga contro l’Atletico Madrid. “Sarò all’altezza di questo campionato?” pensa Enric trovandosi marcato da Diego Godin e José Giménez. La risposta la ottiene 13 giorni dopo, quando al 18′ della sfida con il Real Valladolid firma il suo primo gol in Liga, ed è un “sì” pieno. Di reti nel resto della stagione ne arrivano altre 4, non sufficienti a salvare l’Huesca, ma abbastanza per guadagnarsi le attenzioni del Getafe, che per 6 milioni di euro si aggiudica il suo cartellino. Come detto, un incremento di valore del 12.000% in un anno e mezzo. Accade quando si ha talento. A Getafe però l’ascesa di Enric incontra un intoppo, l’allenatore José Bordalás, che crede poco in lui e lo utilizza con il contagocce. Gallego, che intanto si toglie la soddisfazione di debuttare in Europa League, non ne fa un dramma. Il difficile percorso per arrivare al suo sogno gli ha insegnato come l’impegno sia la chiave per superare ogni difficoltà. Gallego si rimbocca quindi le maniche e, con umiltà e voglia di mettersi in gioco, si trasferisce all’Osasuna, club neopromosso con l’obiettivo della salvezza. Il 27 giugno 2020 Enric torna al gol e lo fa alla grande, firmando una doppietta nel 2-1 al Leganés, con il gol decisivo al 96′. Autore di un lavoro prezioso nell’area di rigore, dove con il suo fisico imponente fa a sportellate con gli avversari, Gallego diventa un uomo chiave nel club di Pamplona. Alla fine del campionato, terminato al 10° posto, l’Osasuna lo riscatta per 2 milioni.

(Photo by Juan Manuel Serrano Arce/Getty Images)

La stagione attuale non è invece iniziata bene né per la squadra né per Gallego. I rossoblu sono all’ultimo posto della Liga, anche se la classifica nelle retrovie è ancora molto corta. Enric non ha ancora segnato in campionato (1 gol invece in Copa del Rey) e negli ultimi incontri più volte è rimasto fuori dai titolari.
L’annata è però ancora lunga e Gallego ha dimostrato di essere un diesel. Lo ha fatto sia nella scorsa stagione, sia nella sua carriera, arrivando a 32 anni fra i professionisti. Come si è visto, le difficoltà non spaventano l’attaccante spagnolo e la zampata vincente è sempre dietro l’angolo. Anche perché, nonostante i 34 anni, Enric gioca con un entusiasmo pari a quello di un ragazzino. Gioca con l’entusiasmo di chi sta vivendo un sogno e non ha nessuna intenzione di svegliarsi.
Ad animarlo inoltre, come spiega lui stesso, c’è il desiderio di essere un esempio per i tantissimi ragazzi che si trovano a vivere ciò che ha vissuto lui in gioventù, per aiutarli a continuare a combattere ed a credere nei sogni, mostrando loro che il lieto fine esiste.
Enric Gallego è un gigante dal cuore d’oro.