Piatek: “Italiano grande allenatore. Al Milan sette mesi perfetti poi…”

Piatek Italiano Milan

(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Krzysztof Piatek si racconta. Il centravanti polacco, nel corso del format 1vs1 di Dazn, ha rilasciato un’intervista con tanti spunti interessanti sul momento attuale nella Fiorentina di Italiano, fino ad un commento sull’esperienza al Milan conclusasi con molto rammarico dopo un inizio super. Ecco i tratti più significativi.

Piatek, dall’esperienza in chiaroscuro al Milan fino alla rinascita con Italiano

I miglioramenti con Italiano
Sono molto contento di essere qui. Siamo una grande squadra e in questa stagione stiamo giocando molto bene. Italiano è molto attivo, molto forte e ha una grande idea di calcio. Per quanto riguarda l’Europa siamo sulla buona strada ma vediamo le prossime partite. Per Firenze è un’occasione incredibile e lo è anche per noi come squadra. Siamo forti ma dobbiamo continuare a giocare bene. Sono sicuramente un calciatore migliore perché ho più esperienza. Ho giocato in Germania e Italia. Penso di essere migliorato di più in questi 2/3 mesi che in due anni in Germania perché mi sto allenando con un grande allenatore come Italiano”.

L’esperienza al Milan
“Nei primi sette mesi ha funzionato tutto. Ho fatto tanti gol con Gattuso, poi è arrivato mister Giampaolo che ha cambiato modulo e idea. Era un sistema dove i calciatori non hanno interpretato il proprio ruolo, io ho giocato con Castillejo come attaccante e Suso trequartista, e queste non sono le loro posizioni. In due mesi ho sbagliato io e ha sbagliato la squadra, è stato difficile. Se Giampaolo mi ha capito poco? No, però avevo bisogno di tempo per giocare con questo sistema perchè era la prima volta che giocavo con il trequartista e le due punte. Anche io devo capire cosa non ha funzionato. Ma penso che entrambi avessimo bisogno di tempo, due mesi sono stati pochi”.