Premier League: Chelsea-City, fuori i “terzi”

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La classifica

La Premier League non si è fermata mai, ma il match più atteso delle feste è di scena oggi, alle 17.30 a Stamford Bridge. Il Chelsea di Frankie Lampard ospita il Manchester City di Guardiola, in palio, almeno numericamente, il terzo posto. Sono entrambe a 26 punti, ma i citizens, con due partite in meno di Liverpool e Manchester United, potrebbero arrivare a un solo punto dal duo di testa. Il Chelsea, invece, è più attardato: con lo stesso numero di partite, il ritardo è già di 7 punti. Con appena 4 punti raccolti nelle ultime 5 giornate, parlare di crisi, per i londinesi, non è azzardato. Il City, invece, dopo un pessimo avvio ha ritrovato la retta via, e Guardiola è pronto a lanciare la sfida a Klopp e Solskjaer.

(Photo by Laurence Griffiths/Getty Images)

Il momento del Chelsea

Come detto, il Chelsea non viene da un bel momento, e ciò che più preoccupa, dopo un buon avvio, è il rendimento dei nuovi acquisti. Timo Werner, arrivato per 53 milioni di euro dal Lipsia, ha segnato appena 4 reti, poche per il centravanti di una squadra che punta al titolo. Kai Havertz, talento tedesco strappato al Bayer Leverkusen dopo una trattativa estenuante per 80 milioni di euro, sin qui, non ha convinto. Alla fine, il Chelsea è costretto ad affidarsi al suo bomber più esperto, con un piede sempre fuori da Stamford Bridge, ma ancora decisivo: Olivier Giroud. Il francese, 34 anni compiuti, gioca poco, ma ha segnato solo una rete in meno del giovane Werner. Lampard è chiamato al salto di qualità, la panchina non è realmente in pericolo, ma ai Blues manca la fame feroce dei tempi di Mourinho e Conte. E il bel gioco si vede solo a sprazzi.

Timo Werner
OneFootball – (Photo by Catherine Ivill/Getty Images)

Il momento del City

A proposito di calciomercato, il City, come sempre, non si è certo risparmiato, con puntelli richiesti espressamente da Guardiola, mediamente strapagati. Sono arrivati in estate due giovani difensori, Rùben Dias, dal Benfica, costato 68 milioni di euro, e Nathan Aké, olandese strappato al Bournemouth per 43,5 milioni di euro. Il portoghese è già diventato una certezza, al centro della difesa, che Guardiola decida di giocare a 4 o a 3 dietro. L’ex Chelsea, invece, fa ancora fatica a trovare spazio, in un reparto che può contare anche su Laporte e Stones. La qualità, di certo, al City di Guardiola non manca, ma l’assenza prolungata del suo trascinatore, Agüero, si è fatta sentire. Fermato dagli acciacchi, adesso il Kun sembra recuperato, ma andrà ancora gestito. Poco male, perché comunque davanti i citizens possono contare su Foden, Bernardo Silva, Mahrez, Ferran Torres, Sterling, Gabriel Jesus e ovviamente De Bruyne. Dopo il rinvio della partita contro l’Everton, a causa di un focolaio Covid, oggi il city scenderà in campo dovendo fare a meno di cinque calciatori ancora positivi: Kyle Walker, Gabriel Jesus e altri tre di cui non si sa ancora il nome.

(Photo by Michael Regan/Getty Images)

La partita

Al di là delle statistiche, che vedono il Chelsea peggior avversario, storicamente, del City, che contro i Blues hanno perso 26 volte in Premier League, è difficile immaginare ad una vittoria di Lampard. L’involuzione delle prestazioni del Chelsea, infatti, è sotto gli occhi di tutti, così come le ritrovate certezze del City. Nelle ultime due partite giocate, i citizens hanno passeggiato sull’Arsenal (4-1) e regolato il Newcastle (2-0) senza grossi patemi. Un altro dato su cui riflettere è il pessimo score dei Blues contro le squadre di vertice. Il Chelsea ha perso contro  e e Wolverhampton, e pareggiato contro United e Tottneham. Davvero troppo poco per nutrire reali ambizioni di vertice.

Guardiola
(Photo by TIM KEETON/POOL/AFP via Getty Images)