PSG, Hakimi: “Contro il Real grande sfida, li porto nel cuore”

PSG Hakimi

(Photo by FRANCK FIFE/AFP via Getty Images)

Achraf Hakimi ha rilasciato un’intervista a Marca, alla vigilia del big di Champions League tra PSG e Real Madrid. Quella contro i Blancos sarà una sfida particolare per il laterale marocchino, cresciuto, proprio, nelle giovanili madridiste.

Sarà un grande match contro una squadra che porto nel cuore per tutto quello che mi ha dato come uomo e come giocatore. Dobbiamo cercare di ridurre al minimo gli errori. Abbiamo grandi campioni e di conseguenza le aspettative sono alte, ma faremo del nostro meglio. Il Real Madrid ha una grande qualità, proveremo a controllare il gioco“.

L’ex Inter ha parlato della sua accoglienza a Parigi.

Qui mi sento a casa. I tifosi e l’allenatore mi hanno accolto bene e la società ha scommesso forte su di me. Mi trovo bene e per questo riesco a rendere al meglio“.

La parata di stelle presenti nella rosa del PSG suscita particolari emozioni in Hakimi.

I campioni ti rendono migliore e ti aiutano. Posso giocare, di fatto, con i migliori in ogni ruolo. Il compagno che mi ha sorpreso di più è Verratti: vederlo in allenamento è incredibile, impossibile togliergli il pallone anche sotto pressione. Vederlo di persona rispecchia l’atmosfera positiva che si respira qui“.

PSG, Hakimi: “Addio al Real per mancanza di maturità”

L’esterno ritroverà, dunque, le Merengues nel doppio confronto degli ottavi di Champions League.

Il mio addio da Madrid è dovuto alla mancanza di maturità e fiducia da parte del club. Un fattore normale quando arrivi dalle giovanili. Dopo i due anni fantastici a Dortmund dovevo decidere cosa fare, perché il Real non mi aveva preso in considerazione. Quando l’Inter mi ha acquistato ho capito di poter giocare ad alti livelli e malgrado a Madrid non abbiano esercitato l’opzione di riacquisto sono felice che altre squadre puntino su di me“.

Un commento finale sulla recente esperienza in Coppa d’Africa con il Marocco.

Mi ha lasciato leggermente interdetto. Potevamo fare grandi cose e sono triste per come si è conclusa la competizione. La rivelazione è rappresentata dalle Comore, hanno lottato fino all’ultimo senza portiere. Quando li ho incontrati in albergo mi sono congratulato con loro e ho riferito che mi hanno reso orgoglioso. Sono tre i giocatori più interessanti di questa edizione: Sulemana del Ghana e i miei compagni Aguerd Mmaee“.