Qatar 2022: certezze, delusioni e sorprese degli ottavi di finale

Nella giornata di ieri si sono conclusi gli ottavi di finale di Qatar 2022, tra sognanti sorprese, grandi certezze e concenti delusioni. Quest’ultima fase del Mondiale ha confermato quanto il livello delle squadre medio/piccole sia cresciuto nel corso degli ultimi anni, attraverso progetti ben studiati e con delle forti influenze europee, specialmente dal punto di vista tattico. Nel corso della manifestazione abbiamo potuto confermare questa realtà anche in squadre che sono state eliminate dalla fase a gironi, come ad esempio l’Arabia Saudita, uscita con tanta sfortuna e dopo aver ben giocato due partite su tre, riuscendo a battere addirittura l’Argentina. A tal proposito, ecco una breve analisi sui risultati degli ottavi di finale.

 (Photo by Catherine Ivill/Getty Images)

Qatar 2022: delusioni, certezze e sorprese dei quarti di finale

Partendo dalle sorprese, l’analisi non può che iniziare dalla più grande di tutte: lo splendido Marocco targato Walid Regragui. I nordafricani hanno stupito di certo per i risultati ottenuti, ma ancor di più per il moderno e spumeggiante calcio espresso nel corso della competizione. I magrebini si sono infatti dimostrati camaleontici e tremendamente dinamici, tanto bravi ad attaccare con crotalica rapidità quanto ordinati e feroci nella fase difensiva. Questo elemento, unito al grande tasso di talento presente in rosa, ha fatto si che il sogno proseguisse nel migliore dei modi, e i presupposti per continuare a sognare ci sono tutti.

Chi invece ha deluso è stata la Spagna di Luis Enrique, eliminata proprio dalla squadra marocchina. Le Furie Rosse non sono riuscite a dare continuità allo splendido 7-0 sfoggiato nella prima giornata contro la Costa Rica, vanificando il sogno Mondiale prima dei quarti del torneo. Gli iberici hanno dimostrato, nel corso del loro percorso iridato, di soffrire le squadre dinamiche e ben organizzate, e la sensazione è che occorra una maturazione importante di molti dei singoli presenti in rosa, dato che ci si trova in una fase transitoria che porterà la squadra ad essere affidata totalmente alle nuove generazioni.

(Photo by Elsa/Getty Images)

Francia, Portogallo e Brasile: le certezze

Chi invece non ha stupito nei risultati sono state le grandi certezze di questo Mondiale: la Francia di Deschamps, il Brasile di Tite e il Portogallo di Santos. I transalpini hanno dimostrato ancora una volta di poter spaccare le partite anche giocando con il freno a mano tirato, per via delle impattanti individualità presenti in rosa. Lo stesso discorso vale per il Brasile, che si sta tuttavia piacevolmente rivelando una squadra sempre più moderna dal punto di vista tattico, ma senza mai rinunciare alla bellezza che contraddistingue il football verdeoro. Più di tutte ha sorpreso il Portogallo, che con le sue nuove leve ha completamente demolito la Svizzera: un chiaro segnale che anche qui ci si trova all’inizio di una nuova era.