Qatar 2022, le prestazioni degli “italiani”: Amrabat monumentale

Gli ottavi di Qatar 2022 si sono ufficialmente conclusi questa sera, in seguito alla movimentata partita fra Portogallo e Svizzera. I lusitani hanno trovato una splendida vittoria contro un’avversaria che si presentava tra le più granitiche e organizzate della manifestazione, ma la fame e qualche importante cambio tattico hanno consentito agli uomini di Santos di portare a casa un risultato di grandissimo prestigio. Nel pomeriggio si è giocato anche il match fra Marocco e Spagna, che, al contrario, non ha presentato reti nei tempi regolamentari. La sfida si è protratta fino ai calci di rigore, dove a trionfare sono stati Hakimi e compagni, protagonisti di un percorso a dir poco straordinario.

Nello scenario conclusivo degli ottavi di Qatar 2022 sono stati solo 3 gli “italiani” a presentarsi in campo per giocarsi il passaggio ai quarti: Amrabat, Sabiri e Rafael Leao.

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Qatar 2022, le prestazioni degli “italiani”: Amrabat giganteggia, Leao frizzante

Impossibile non iniziare con Amrabat, direttore d’orchestra della Nazionale marocchina e ad oggi uno dei migliori centrocampisti della manifestazione per rendimento e continuità. Il metronomo della Fiorentina si è reso protagonista di un’altra partita d’altissimo spessore, condita non solo da un’impeccabile costruzione delle fondamenta di gioco, ma anche da un dinamismo inesauribile. Qatar 2022 continua a dimostrarsi, partita dopo partita, il palcoscenico definitivo per la sua ascesa, ed è lecito aspettarsi che molti club andranno a bussare alla porta di Commisso per il suo cartellino.

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La partita di Sabiri è durata invece troppo poco, ma certamente sono saltate all’occhio la dedizione e la pulizia di gioco espresse dal ragazzo. Da un punto di vista generale, il suo Mondiale è stato ampiamente soddisfacente, e la sua maturazione si è percepita nettamente. Poco da dire su Rafael Leao, che anche questa sera si è dimostrato sul pezzo e pronto a dire la sua anche a partita in corso. La crescita dell’ala rossonera è sempre più evidente, e le convincenti prestazioni inanellate nel corso del Mondiale stanno inevitabilmente alimentando la sua maturazione, che ad oggi resta ancora l’ultimo step prima di ascendere definitivamente verso l’Olimpo dei top players europei.