Quali insidie nasconde il Bayer Leverkusen di Xabi Alonso?

Bayer Leverkusen

(Photo by Dean Mouhtaropoulos/Getty Images)

Sin da quando Xabi Alonso si è seduto sulla sua panchina, il Bayer Leverkusen si è sempre dimostrato una delle sorprese più belle non solo della Bundesliga, ma del calcio europeo in generale. L’ex centrocampista di Bayern, Liverpool e Real Madrid è riuscito, attraverso visione, idee e grande capacità di studio, a portare il club dalla zona retrocessione ai seggi più alti del torneo, il tutto conquistando anche le semifinali dell’Europa League. Una rinascita basata sul gioco e la valorizzazione dei talenti, e che pone come fulcro assoluto la modernità delle idee e l’evoluzione costante dei meccanismi tattici, anche a partita in corso. I giallorossi dovranno quindi essere bravi a contenere una squadra frizzante  e propositiva, oltre che estremamente imprevedibile.

Una svolta di spessore

Il Bayer Leverkusen aveva iniziato la sua stagione nel modo peggiore possibile, ritrovandosi penultimo in classifica già ad ottobre. A quel punto il club ha deciso di esonerare l’ex tecnico Gerardo Seoane, e di affidarsi con grande convinzione alle idee di un giovane allenatore al suo pieno sbocciare: Xabi Alonso. L’ex centrocampista ha dimostrato, sin dalle sue prime esperienze in Spagna (Real Madrid- sezione infantil e Real Sociedad B), di avere delle idee di natura propositiva e moderna, volte alla creazione di gioco e con un forte imprinting offensivo. Dal suo arrivo in terra tedesca la squadra è riuscita a risalire fino alla zona Europa in tempi piuttosto brevi, sorprendendo tutti sia per i risultati che per la modalità con cui sono arrivati. Il tecnico spagnolo è riuscito ad entrare perfettamente nella testa dei giocatori e a fondersi con il DNA del club, creando una splendida alchimia che oggi è apprezzata in tutta Europa.

(Photo by Dean Mouhtaropoulos/Getty Images)

Come gioca il Bayer Leverkusen?

Il club tedesco fa della velocità, la tecnica e l’aggressività i suoi maggiori punti di forza, supportati da una mentalità spiccatamente offensiva e dal talento dei suoi interpreti. La squadra di Alonso si schiera solitamente con 3-4-3 dinamico e molto incentrato sull’utilizzo degli esterni, in un calcio che valorizza in maniera importante le doti fisiche di Diaby e Frimpong. La squadra passa spesso dalla difesa a tre a quella a quattro nel corso delle partite, rendendo più difficile l’interpretazione degli schemi agli avversari. Inoltre il gioco diventa estremamente imprevedibile dalla trequarti in su, data l’universalità tecnico/tattica del gioiello Florian Wirtz e dall’intelligenza di Adam Hlozek, pedine che seminano letteralmente il caos nella linea difensiva avversaria. Si tratta quindi di una squadra rapida, dinamica e sempre volta all’attacco, e José Mourinho dovrà quindi puntare tanto sulla sua grande esperienza nella gestione di queste partite, dato che il Bayer, essendo una squadra giovanissima, non è abituata a giocare impegni di questo spessore.