Quando il capocannoniere non è l’attaccante

(Photo by Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images)

Nelle statistiche di queste prime nove giornate di fantacalcio una cosa che balza agli occhi è il nome dei bomber delle singole squadre di Serie A. In alcuni casi, infatti, si nota che il capocannoniere non è l’attaccante. In quattro squadre primeggia un centrocampista, in altre due sono appaiati in vetta. Questo dato è una grande opportunità al fantacalcio perchè consente di avere una grande quantità di bonus in più reparti, fattore che alla lunga può risultare decisivo.

Uno tra i migliori di questi centrocampisti, al momento, è Henrikh Mkhitaryan della Roma. Certo, ha concentrato i suoi 5 gol in due sole partite, ma oltre a questi dispensa assist ed ottime prestazioni, eccetto a Napoli. Il suo ruolo di attuale capocannoniere dei giallorossi dipende, però, anche dall’assenza causa Covid di Dzeko che segue a 3 gol fatti.

Il migliore per continuità, però, è Roberto Soriano del Bologna. Un’autentica sorpresa di quest’anno con 5 gol e traino offensivo dei felsinei che qualche problema davanti ce l’hanno. Seguono, infatti, a tre lunghezze Barrow ed Orsolini, mentre la punta Palacio ha segnato solo un gol.

C’è poi Gaetano Castrovilli, luce della Fiorentina in questo inizio di stagione complicato, anche lui diventato opaco alla lunga. Per lui 4 gol in una squadra dove il capocannoniere non è l’attaccante e qui, forse, soprende ancora di più. D’altra parte in un reparto che comprende Ribery, Vlahovic, Kouamè e Cutrone ci si aspetterebbe uno di questi in vetta. Non è così e questo è uno dei problemi dei viola.

Anche Antonin Barak del Verona con 3 gol sta sorprendendo dopo un anno negativo. Gli scaligeri segnano poco, soprattutto con i centravanti che, eccetto Favilli, sono ancora a secco.

I centrocampisti in coabitazione sono due e hanno nomi molto prevedibili. Papu Gomez dell’Atalanta ha seguito il percorso della squadra: inizio straordinario, poi calo verticale. 4 gol segnati e ora la squadra ha di nuovo bisogno di lui. Infine, Rodrigo De Paul, l’anima e il cuore dell’Udinese. Ha segnato solo 2 gol, dato che fa capire la difficoltà in attacco dei friulani. L’argentino, però, è fondamentale soprattutto nel gioco e negli assist. Attraverso i suoi piedi, infatti, nasce la pericolosità dell’Udinese.