Real Sociedad in testa alla Liga: tra storia e presente

Real Sociedad

(Photo by ANDER GILLENEA/AFP via Getty Images)

In testa alla classifica della Liga si legge Real. Come sempre, direte voi, invece no. Non si tratta del Real Madrid, ma della Real Sociedad che in questa stagione sta mostrando a tutti i muscoli e che sogna in grande.

La squadra basca è al primo posto di questa Liga con 20 punti all’attivo, il miglior attacco del campionato (20 gol segnati) e la seconda miglior difesa (4 gol subiti) dietro solo a quella dell’Atlético Madrid.

Il calciomercato, questa estate, ha portato via Martin Ødegaard, tornato al Real Madrid per fine prestito; di contro a parametro zero è arrivata una vera e propria stella del calcio spagnolo, quel David Silva che tanto era stato corteggiato dalla Lazio ma che alla fine ha preferito il sodalizio basco a quello biancoceleste.

IN TESTA ALLA CLASSIFICA

La squadra guidata dal Dicembre 2018 dal tecnico Imanol Alguacil (nato a 20 kilometri da San Sebastián) sta facendo faville e stupisce per caparbietà per il gioco espresso, in cui si esaltano le qualità di due giocatori su tutti: Mikel Oyarzabal, 23enne basco al 100% su cui è già forte l’interesse di mezza Europa, e di Cristian Portu, acquistato dal Girona nel 2019 ed autore di prestazioni importanti corredate già da 5 gol totali in stagione.

L’aria di alta classifica, a Sen Sebastián, non si respira da un bel po’, quando nella stagione 2002-2003, la squadra guidata dai vari Kovacevic, Xabi Alonso, Aranzábal e Gabilondo, si arrese alla fine del campionato perdendo contro il Celta Vigo spianando la strada ai Galacticos del Real, chiudendo la stagione al secondo posto.

LA STORIA

La storia del club parla di pochi momenti di gloria. Pochi ma inolvidables, come l’urlo del radiocronista che nell’Aprile del 1981 raccontò della rete che regalò il pareggio -e il tanto agognato titolo- del 2-2 di Zamora nella gara di Gijon contro lo Sporting.

La squadra guidata dal portierone Arconada, da Periko Alonso (padre di Xabi), da Olaizola e da Satrùstegui, riuscì a strappare il titolo al Real Madrid dopo 5 anni di successi merengue e si confermò anche l’anno successivo bissando il successo in campionato; a chiudere il cerchio, la Supercoppa di Spagna vinta nel doppio confronto sempre ai danni del Real Madrid nella stagione 82/83.

Nei terribili anni in cui l’ETA seminava terrore in tutta la Spagna, la Real Sociedad riscattava in parte il popolo basco grazie al gioco del calcio, permettendo ai media di parlarne anche in termini positivi e non solo nelle pagine di cronaca nera.

Allo stato attuale delle cose, il club dello Txuri-urdin si gode il momento, consapevole del fatto che anche se sono passati davvero tanti anni dall’ultimo successo, l’ossatura della squadra e la guida tecnica potrebbero regalare di nuovo momenti di gloria da incidere nella memoria dei tifosi, diventando inolvidables, come gli eroi di 40 anni fa.