Road to Qatar 2022: tutto quello che c’è da sapere

Inizia la strada verso il Mondiale in Qatar nel 2022, il primo della storia che si disputerà in inverno. L’Italia comincia la sua scalata alla qualificazione giovedì con la prima partita del girone contro l’Irlanda del Nord al Franchi di Firenze per poi affrontare domenica la Bulgaria e mercoledì 31 la Lituania, entrambe in trasferta. Ma per gli azzurri esiste anche il paracadute della Nations League.

Italia nel girone C: Svizzera l’unica antagonista

L’Italia è stata inserita nel gruppo C assieme a le già citate Irlanda del Nord, Bulgaria, Lituania e per ultima la Svizzera. Quest’ultima è la principale antagonista degli azzurri per il primato del girone che vorrebbe dire qualificazione senza passare dai playoff. “La Svizzera era una delle squadre migliori nella seconda urna. L’unico vantaggio è che sono vicini, sarà un viaggio corto”, aveva detto il Ct Mancini una volta scoperto il girone.

Il Ct ha parlato poco fa in conferenza stampa toccando vari punti in vista degli impegni ufficiali: “Il gruppo è praticamente già formato – ha detto – siamo molto vicini ai 23 nomi per Euro 2020. Una o due pedine potranno cambiare, il campionato potrebbe offrire ancora sorprese”. 

Il regolamento prevede infatti che al Mondiale di Qatar 2022 accedano tutte le vincitrici dei 10 gironi, mentre tutte le seconde e le due migliori squadre della Nations League avranno diritto a un posto ai playoff che si giocheranno su due turni a gara secca. Solo altre tre squadre dunque staccheranno il pass.

E qui, la Nations League viene in soccorso dell’Italia. Visto che l’Italia disputerà le Final Four a ottobre dopo l’Europeo, gli azzurri già si sono assicurati un girone da cinque squadre. Inoltre, la Nations League offre alle due migliori squadre della fase a gruppi, qualora queste non si classificheranno nelle prime due posizioni dei gironi di qualificazione, il diritto a un posto nei playoff.

Meglio degli azzurri nei gironi di Nations League hanno fatto soltanto Francia e Belgio. E quindi, a meno che entrambe non centrino i due slot disponibili, l’Italia avrebbe la certezza di essere quantomeno ripescata in caso di fallimento.