Roma, Abraham: “Sto bene qui, ci vuole tempo per ambientarsi”

Abraham record

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Il nuovo centravanti della Roma Tammy Abraham ha rilasciato un’intervista ai microfoni del portale inglese Pro Direct Soccer. L’attaccante di Josè Mourinho ha parlato anche di questa sua prima parte di stagione in Italia e in Serie A.

Roma, Abraham si racconta

Arrivato dal Chelsea durante lo scorso calciomercato estivo, Abraham si è subito ambientato nel campionato italiano – sono già 10 gol realizzati fino ad oggi – anche se ha ammesso che per abituarsi con la città ci è voluto del tempo:

“Ad abituarsi ci si mette un po’, ma dopo trovi casa, ti sistemi e inizi ad esplorare, a conoscere i ristoranti. Ora sto bene a Roma, a volte casa ti manca ma sono qui per un motivo. Per fare il mio lavoro. Sapevo che sarebbe arrivato il momento di andarmene dal Chelsea e vivere anche altre realtà. Sono cresciuto lì ed è bello esplorare nuove culture, nuove realtà. Sono arrivato al Chelsea quando avevo 6 anni. Tutto è cominciato mentre giocavo a pallone con mio fratello. Mia mamma aveva un amico che lavorava in una squadra che le disse di portarmi da loro per vedere se potevo unirmi alla squadra. Sono cresciuto con giocatori come Mount e James. Quando a maggio abbiamo vinto la Champions League tutti insieme è stato semplicemente incredibile. Non ci sono parole per descriverla. Quello che mi ha spinto a dare il massimo è stata la mia famiglia. Mio padre ha sempre fatto molto per noi e io volevo ripagarlo dandogli una vita migliore”.

Sulla sua giornata tipo:
“Dopo l’allenamento mi piace rilassarmi a casa o andare a mangiare fuori. La mia cucina preferita? Direi quella italiana, non mentono sul loro cibo! Si mangia bene. Poi mi piace andare un po’ in giro e vedere Roma. Con i miei compagni ho un bel rapporto, ma hanno pessimi gusti musicali, tranne Pellegrini. Se non c’è lui a sceglierla è dura. Anche i brasiliani ascoltano buona musica”.