Torino, Juric: “Belotti è tornato con noi. Col Venezia partita difficile”

Torino

(Photo by Getty Images)

Il Torino si prepara ad affrontare il Venezia alla 25ª giornata di Serie A, e Juric sta dirigendo gli allenamenti per riprendere col piglio giusto. Importante il recupero di Andrea Belotti, che ritorna in gruppo nel Toro dopo il lungo stop muscolare. Dalle parole del tecnico potrebbe essere già convocato per la gara di domani. L’allenatore dei granata ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match per presentare la sfida che attende il Torino. Di seguito le sue parole.

Le dichiarazioni di Juric

Sulla sfida contro il Venezia

“Sono una squadra di talento, con tanti sconosciuti ma che gli addetti ai lavori conoscono. Lottano per salvarsi, sono partite molto difficili. È un’occasione per ripartire: abbiamo perso all’ultimo minuto, dobbiamo riprendere la nostra strada”.

Su Belotti

“Andrea ha fatto qualche allenamento con noi, si vede che era fuori da tanti giorni. Vediamo oggi. Vorrei avvicinarlo alla squadra il prima possibile, renderlo partecipe”.

Sul momento no di Milinkovic-Savic

“È tranquillo. Fino ad adesso ha fatto un grandissimo campionato, non me l’aspettavo così. Gli errori fanno parte del gioco, succede e si va avanti”.

La valutazione sulla stagione finora

“In alcuni casi siamo andati oltre, non pensavo di poter giocare su certi livelli. Ho un po’ di rammarico per i punti persi all’ultimo: sono almeno sei, purtroppo sono arrivati gol anche quando non ce l’aspettavamo. Ora l’importante è trovare un’identità chiara, senza essere ossessionati e dare il massimo”.

Che spiegazione si è dato Juric ai finali di gara?

“È sempre difficile da spiegare. L’atteggiamento della squadra è stato sempre giusto: anche ad Udine non abbiamo fatto le barricate, ma abbiamo continuato a giocare. Abbiamo subito vari tipi di gol, su disattenzioni e un po’ di tutto, ed è difficile da spiegare a livello tattico o mentale. Non ho una spiegazione”.

Sul neo arrivato Ricci

“Ha giocato un calcio diverso a ciò che chiediamo noi: è normale che trovi difficoltà, ad Empoli gli chiedevano altre cose. Ci vorrà tempo, ma è intelligente e migliorerà. Domani decideremo se giocherà”.

Su Aramu

“So che è un buonissimo giocatore. Ha fatto il suo percorso lungo per arrivare in Serie A, a volte c’è troppa fretta di dare giudizi. I giovani devono avere tempo, noi andiamo a prendere giocatori con i quali non fai subito il salto di qualità ma con il lavoro sono utili per il futuro. Questa è la cosa giusta da fare per il Toro”.

A che punto è Praet nell’integrazione di squadra?

“Tatticamente deve migliorare, deve legarci di più e che venga più basso. Preferisce gli spunti, ma ci lega poco. Non è nelle sue caratteristiche, ma deve fare il salto su questo: deve creare più gioco, invece vive sulle giocate. C’è un lavoro da fare, speriamo che migliori. Per una squadra è fondamentale avere uno che ti leghi”.

Concorrenza e abbondanza in rosa

“Abbiamo Brekalo-Pjaca. Seck si è fermato per un problemino e deve lavorare. Non è che abbiamo cinque o sei soluzioni: abbiamo quattro punte centrali e ne basterebbero due, abbiamo cinque centrocampisti e ne basterebbero quattro. Questi sono i ruoli che determinano, la concorrenza non è un problema ma deve essere uno stimolo”.