Roma, le dichiarazioni di Belotti: “Roma la mia priorità. Sulla concorrenza con Abraham…”

Dichiarazioni Belotti Roma

(Photo by Claudio Villa/Getty Images)

Il nuovo acquisto della Roma, Andrea Belotti, si presenta in conferenza stampa ai suoi nuovi tifosi. Per l’ex-capitano del Torino l’avventura giallorossa è però già iniziata da qualche giorno, con i primi allenamenti e l’ingresso in campo contro il Monza.

Belotti Roma
(Photo by Claudio Villa/Getty Images)

Le dichiarazioni di Belotti sulla Roma

Dopo sei stagioni in doppia cifra, la scorsa stagione sei andato meno bene. Come mai?
“Posso dire che lo scorso anno rispetto agli altri anni ho avuto una stagione un po’ turbolenta. Gran parte degli infortuni sono stati accidentali e mi hanno tenuto fuori un po’ di più rispetto alle altre stagioni. Non è mai facile quando cominci a perdere la condizione…”

Che sfida rappresenta per te la Roma?
“La mia priorità era Roma perché so di aver trovato un progetto importante e una squadra con grandi ambizioni. Non cercavo un contratto che mi tutelasse, ma una situazione sportiva adatta a me e perciò Roma era la miglior opportunità. Non sono stato nemmeno lì a pensarci…”

Fisicamente come stai?
“È stata un’estate particolare. Quando ho visto che la situazione stava andando in avanti ho preso un preparatore atletico per allenarmi perché sapevo che i pre-campionati erano cominciati. Fisicamente sto bene, sono a disposizione”.

Si può fare qualcosa in più del quarto posto?
“È un campionato un po’ strano. Per chi non va al Mondiale sarà un’opportunità per rimettersi in condizione perché poi da gennaio a giugno ci saranno tante partite. Io penso che l’obiettivo per la Roma sia vincere partita per partita. Dal primo giorno che sono qui ho percepito la voglia di vincere che c’è anche in allenamento. Questo è un messaggio che deve passar sempre: la Roma può vincere tutte le partite. Poi dove arriveremo lo vedremo alla fine”.

Quando le è stata prospettata la prima volta la possibilità di venire a Roma?
“A luglio un primo contatto, un interesse con il direttore. Allo stesso tempo il parco attaccanti della Roma era pieno e non si poteva fare. L’ultima settimana abbiamo avuto un’altra chiamata per capire se potevamo aspettare 72 ore e io ho dato subito la disponibilità. Dopo queste 72 ore il direttore ha chiamato e in 2-3 giorni si è fatto tutto”.

Come sarà la convivenza con Abraham?
“La convivenza con Abraham la vivo più come un’obiettivo per crescere. Mi stimola a fare sempre di più”.

Che effetto ti ha fatto lo stadio martedì?
“Non mi aspettavo un tutto esaurito del genere, è stato bellissimo. L’atmosfera, il mio ingresso, l’inno prima della gara: è stato come vivere un sogno. Sarebbe stato perfetto con il mio gol ma lo ricorderò per sempre”.