Roma, Dybala: “Scudetto? Presto per parlarne. A me piace vincere”

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(Photo by ALBERTO PIZZOLI/AFP via Getty Images)

La Roma ha presentato Paulo Dybala al popolo giallorosso. Prima conferenza ufficiale per l’attaccante argentino che, dalla prossima stagione, inizerà la sua nuova avventura nella Capitale. Durante la conferenza la Joya ha toccato diversi temi: dallo scudetto, alle ambizioni della Roma, fino al tira e molla con l’Inter e il perchè ha lasciato la Juventus.

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(Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Roma, le parole di Dybala alla prima conferenza ufficiale

Dybala è alla Roma per vincere e lo ha fatto capire benissimo nella sua prima conferenza ufficiale con la maglia giallorossa: “Quando mi ha chiamato Mourinho ho chiesto cosa puntavamo a vincere. Lo scudetto? So che c’è tanta voglia, ma è presto per parlarne. La Roma ha ambizione per il futuro, a tutti piace vincere ed è il nostro obiettivo. Ci sono squadre più avanti di noi, ma dobbiamo pensare a ogni partita e lavorare con serenità. Ma a me piace vincere. Sia Mou sia la società mi hanno mostrato serietà, entusiasmo, consapevolezza. Sapendo come si sta costruendo la Roma non ho avuto molti dubbi a scegliere”.

“Porterò esperienza per continuare a vincere. Per me è la prima cosa. Lavoro per far sì che si veda un Dybala mai visto e lavoro per trovare la condizione migliore, cerco di curare tutti i dettagli possibili. La Juve trasmette voglia di vincere dal primo giorno, cercherò di trasmetterlo ai miei compagni qui per aiutare anche a superare i momenti difficili”.

Per quanto riguarda la trattativa con l’Inter:  “La clausola? Io penso al campo, domanda per direttore e procuratori. Spero che il futuro sia felice per tutti. L’Inter? Non mi sono sentito tradito, da quando è finito il contratto con la Juve voi avete parlato di alcune squadre più di altre. Ho un bel rapporto con Marotta, ma quando è arrivato Pinto a Torino le cose sono cambiate”. 

E sulla fine del suo rapporto con la Juve: “Nell’ultimo anno ho fatto bene come gol, assist e non solo, vedendo i numeri e considerato quanto sono stato infortunato. Arrivabene è stato molto chiaro: avevamo un accordo a ottobre, ci hanno chiesto di aspettare e a marzo hanno detto che non facevo parte del progetto. Non è stato un problema economico, hanno deciso società e allenatore e io ho detto: ‘Se questa è la vostra scelta per me va bene”. In ogni caso, massimo rispetto per i colori bianconeri: “Se segnerò contro di loro ovviamente non esulterò”.