Roma, Fienga attacca: “Risposta Lega più ridicola della decisione”

Fienga

(Photo by Marco Rosi - SS Lazio/Getty Images)

Non si placano le polemiche attorno al rinvio del match Juventus-Napoli. La gara, in programma ad ottobre, fu inizialmente fissata questo mercoledì 17 marzo. Nei giorni scorsi, tuttavia, la Lega ha ritenuto di spostarla al 7 di aprile parlando di comune accordo tra i club. La Roma si è subito esposta in modo forte contro la decisione, tramite una lettera rivolta alla Lega Serie A. La stessa ha poi risposto sul rinvio, parlando di “rispetto delle norme”. Oggi, a margine dell’udienza sul caso Diawara, Guido Fienga ha voluto chiudere glissare, senza evitare un’ulteriore stoccata.

“Non vorrei aggiungere nulla dopo la lettera. Era abbastanza chiara. C’è stata una risposta della Lega che non voglio commentare perchè è più ridicola della decisione. Non ci sono state motivazioni ed è stato detto che la decisione non necessita motivazione, le uniche motivazioni per me non sono raccontabili. Non si intende accogliere nessuna richiesta della Roma senza dare motivazioni e adducendo che la prassi vuole che cambiamenti che non riguardano partite europee, possono arrivare con un accordo di due squadre perché la Lega possa spostare la partita. Immaginatevi se questa regola si potesse applicare fino a fine campionato”. 

Il manager della Roma si è poi concentrato sulla questione Diawara: “Speriamo che la corte accolga l’invito a riconsiderare una norma che è oggettivamente troppo rigida e che non gradua per le pene nella distinzione tra un errore o un altro fatto. La Roma non si nasconde e ammette le responsabilità di un errore che non ha portato vantaggi e se mai questa norma forse ha portato un vantaggio al Verona. Per aver commesso questo errore chiediamo di essere sanzionati in un altro modo, la norma è chiara ma ora sentiremo il collegio di garanzia per vedere se si potrà rivedere la norma”.

Può far scuola il precedente di Ragusa col Sassuolo?

“Nel caso nostro avevamo ancora tanti slot da poter occupare con Diawara e con altri se avessimo capito che quello l’errore. La lista del Sassolo invece era completa e dovevano comunque cambiare il giocatore che non è stato cambiato”.

Pensate di agire in modo diverso?

“Noi pensiamo a fare il nostro campionato e spingiamo affinché non ci siano più episodi così parziali e soggettivi in una Lega che evidentemente ha enormi lacune nella governance e nella gestione”.