Roma, Fonseca: “Il mio futuro non è importante. Domani sarà dura”

Fonseca

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Dopo l’impresa compiuta al Johan Cruijff Arena, la Roma è chiamata a riprendersi anche in campionato, dove la vittoria manca da più di un mese. Per chiudere al meglio la stagione, i giallorossi dovrebbero spendere le ultime forze alla ricerca di un sesto o di un settimo posto, così da evitare i preliminari ad agosto. Domani alle 18 gli uomini di Fonseca ospiteranno all’Olimpico il Bologna. A seguire, le parole dell’allenatore portoghese.

C’è questa contraddizione della sua squadra tra Europa e Serie A: come mai?

“Sono due competizioni diverse. Come ho detto prima della partita con Ajax, noi siamo stati quasi sempre tra le prime quattro della classifica. C’è da dire che in questo ultimo periodo ci sono mancati giocatori importanti. Sono comunque due competizioni diverse: la Serie A è lunga, l’Europa League è più breve. Penso che sia più semplice sbagliare in una competizione lunga senza i giocatori importanti.”

Come si prepara mentalmente la gara di domani?

“È facile, i giocatori capiscono che la prossima è sempre la più importante. Ora devono capire che è importantissimo battere il Bologna”.

Cosa risponde a Sabatini che ieri, oltre ai complimenti, ha detto che il silenzio dei Friedkin è irrispettoso: che ne pensa?

“Io non ho visto l’intervista, grazie per le parole. Non voglio commentare quello che non conosco”.

Sul suo futuro è vero che è già tutto deciso?

“Il mio futuro non è importante. Io sono concentrato sul presente. È più importante la Roma.”

Come stanno Smalling e Mkhitaryan?

“Sarà difficile avere Smalling con l’Ajax. Mkhitaryan si è allenato per la prima volta oggi. Domani non giocherà dall’inizio. Veretout vediamo perché ha giocato dopo l’infortunio con l’Ajax.”

Cosa manca a Pastore per giocare?

“È stato fermo per molto tempo, ho già parlato con lui e deve ritornare a giocare al tempo giusto, sa quello che penso.”

Infortuni quasi tutti al flessore…

“È un problema di tutte le squadre che giocano tante partite e che hanno giocatori in Nazionale. Quello che succede alla Roma succede in tanti grandi club. Ho visto tanti infortuni nelle partite delle Nazionali. È un calendario ricco di partite, in questo momento si vede di più perché si giocano tante partite. È un problema che dobbiamo affrontare. Guardiola ne parla sempre di questo problema, i giocatori non sono macchine.”

Come stanno Santon e Reynolds e Spinazzola?

“Sono convocati e pronti per giocare, vediamo domani. Spinazzola non sarà della partita.”

Cosa manca al calcio italiano per affidarsi ai giovani?

“È un problema culturale, di necessità. Non possiamo dimenticare che la Serie A è uno dei campionati più forti d’Europa e del mondo. In Olanda o Portogallo non hanno il potere d’acquisto dei principali campionati d’Europa e sono obbligati a formare i giocatori. In Italia è diverso. Qui a Roma abbiamo un esempio però con Kumbulla, Calafiori, Villar.”

Domani ci sarà una soglia di attenzione maggiore?

“Sarà una partita difficile ma siamo focalizzati su tutta la squadra. Sappiamo che non sarà facile contro una squadra aggressiva.”