Roma, Sergio Oliveira: “Seguivo già questa squadra. Sono a disposizione di Mourinho”

E’ stata quasi una trattativa lampo quella tra Porto e Roma per Sergio Oliveira. I giallorossi hanno ufficializzato il centrocampista portoghese durante la serata di mercoledì e oggi lo hanno presentato in conferenza stampa presso la sala Champion di Trigoria.

Le prime parole di Sergio Oliveira in giallorosso

Il nuovo giocatore della Roma ha esordito dichiarando di parlare in portoghese durante l’intervista e ha spiegato quale sarà il suo apporto alla squadra. Ecco le sue dichiarazioni riportate da TMW: Rispondo in portoghese, ma l’italiano lo imparerò. Ho dimostrato il mio valore calcio, arrivo in età matura e voglio aiutare la Roma dentro e fuori dal campo. Il mister è abituato a vincere e a giocare con grandi calciatori che la Roma ha. Io mi sento uno in più per aiutare la Roma a raggiungere i suoi obiettivi”

Sulla possibilità di diventare rigorista:
“Calcio molto spesso i rigori, ma spetterà a Mourinho decidere. Ci sono giocatori di personalità come Veretout e Pellegrini, poi tutti possono sbagliare. Calciare un rigore significa assumersi una responsabilità”.

Su cosa lo ha convinto a trasferirsi:
Sono un calciatore a cui piacciono le sfide. Sono grato al Porto per avermi portato a questi livelli. Venivamo da 5 anni insieme e al termine della scorsa stagione avevo voglia di una nuova esperienza. Non ho paura della formula del prestito, devo dimostrare il mio valore in partita e in allenamento per restare qui a lungo”.

Sulla nazionale:
“Il mio obiettivo è tornare in Nazionale. Il selezionatore lo sa.”

Sull’Italia come possibile avversario del Portogallo ai playoff per il Qatar:
“Il Portogallo prima deve vincere una gara e poi forse l’Italia, ma abbiamo tutte le carte in regola per giocare il Mondiale”

Sul suo ruolo:
“La mia posizione ideale è in un centrocampo a tre il ruolo di numero 8, quando gioco a due posso agire anche più arretrato. Poi sono a disposizione del mister”.

Sul sua carriera:
“E’ normale il mio percorso. Non tutti siamo Mbappe a 20 anni. E’ stata una crescita graduale, ho imparato tanto sia fuori che dentro il campo. Oggi mi sento completo e non cambierei nulla nel mio percorso”.

Che idea ti sei fatto della Roma dopo averla affrontata quest’estate? Che obiettivi può raggiungere?
“E’ stata una semplice amichevole estiva, servono ad elevare la forma fisica. Ho stretto rapporto con Pellegrini in quell’occasione e ho continuato a seguire la squadra. Non dobbiamo subire le pressioni che ci provengono dall’esterno. “

Sul numero di maglia scelto (27):
“E’ sempre stato il mio numero, mi piace”.

Su cosa lo ha colpito fino ad ora:
“La qualità della squadra. E’ un posto dove si lavora bene e le infrastrutture sono eccellenti. Abbiamo cominciato a lavorare, ma già seguivo la Roma. Vedendola da fuori un calciatore capisce quali sono i movimenti da fare in campo. Con il passare del tempo mi sentirò sempre più mio agio.”