Roma, Tiago Pinto furioso: “Il rigore su Ibra non c’è, Roma danneggiata”

Tiago Pinto

(Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Ai microfoni di Sky ha parlato Tiago Pinto, approfondendo la sconfitta della Roma contro il Milan. Il general manager giallorosso si è espresso duramente sull’arbitraggio della gara, che, a suo dire, ha penalizzato i capitolini. Le sue parole.

Bastano gli episodi arbitrali a giustificare la sconfitta?

“Inizialmente voglio dire che non mi piace parlare subito dopo i match perché sono sempre molto nervoso e teso, soprattutto quando le partite sono in equilibrio come quella di ieri. Questo è un tema che richiede serenità. Voglio anche dire che il Milan ha fatto una grande partita e che probabilmente ha anche meritato la vittoria. Tutto ciò che mi sento di dire sugli arbitraggi non serve a nascondere quelle che possono essere le debolezze della Roma, noi siamo professionisti e vogliamo migliorare.

Questa riflessione interna la facciamo ogni giorno, ma non possiamo nascondere quello che è successo ieri e quello che è successo in queste undici partite. I criteri arbitrali sono stati diversi, quasi opposti, non riesco a capire quello che dobbiamo trasmettere sull’argomento all’allenatore e ai giocatori. Perché situazioni analoghe hanno visto criteri di giudizio totalmente opposti“.

A quali episodi controversi si riferisce?

“Non voglio fare un elenco troppo noioso, nel calcio ci sono molte cose soggettive, ma ci sono quattro o cinque esempi che sono molto chiari e che ci preoccupano. Ci siamo visti espellere Lorenzo Pellegrini e saltare il derby per un doppio giallo contro l’Udinese, in una situazione che io ho visto tante volte in Serie A e per la quale non ho mai visto applicare lo stesso metro di giudizio.

Nel derby c’è stato un rigore su Zaniolo da cui scaturisce anche il 2-0. In quella circostanza ci hanno detto che il Var non può richiamare l’arbitro, ma che può farlo solo se c’è la certezza che è stato commesso un errore. Ieri contro il Milan è chiaro che il rigore su Ibrahimovic non c’è, Ibanez tocca la palla e il Var ha chiamato l’arbitro a vedere questa situazione. C’è un errore chiaro e purtroppo un’altra volta contro la Roma l’arbitro ha fatto la stessa scelta.

Parlando di rigori, anche negli ultimi minuti della partita c’è un rigore su Pellegrini per un contatto con Kjaer e magari, dal momento che l’arbitro ha ignorato la chiamata precedente su Ibrahimovic, forse per questo il Var non è più intervenuto. Se pensiamo anche che due settimane fa in Inter-Juventus il Var ha chiamato un contatto molto più leggero e assegnato un rigore contro l’Inter che ha cambiato il risultato, stiamo parlando un’altra volta di criteri opposti.

La Roma si sente danneggiata. Per finire, ieri in tutte le partite della Serie A gli arbitri hanno lasciato sempre giocare, hanno lasciato il tempo al Var di maturare un giudizio corretto. Purtroppo l’unica volta in cui un arbitro non ha concesso il tempo giusto per valutare la situazione è stata a Torino, dove è stato tolto un gol ad Abraham. Non vorrei parlare di troppe situazioni ma credo che queste quattro siano limpide. Il criterio è stato sempre diverso, sempre opposto e la Roma è stata danneggiata”.

Secondo Tiago Pinto, la Roma ha dimostrato ieri sera di essere al livello del Milan?

“Come ho già detto, credo che il Milan abbia fatto una grande partita. Credo anche che in tutti questi confronti la Roma è stata bene in campo, è stata al livello della Juve, del Napoli e probabilmente anche del Milan. Ripeto, non voglio nascondere le debolezze della Roma o il lavoro che bisogna fare. Penso che le persone sappiano che nella cultura di questa società non c’è spazio per nascondere quello che dobbiamo fare.

Tutti i tifosi della Roma possono avere la sicurezza che noi ogni giorno lavoriamo per migliorare. Mourinho è arrivato da 3/4 mesi ed è un processo che richiede tempo, sono sicuro che miglioreremo. Siamo tutti professionisti e non possiamo nascondere queste cose molto importanti. Questa è una riflessione che anche voi potete fare, ho visto tante trasmissioni di Sky dove persone con più credibilità di me. Hanno parlato di questi criteri arbitrali a confronto con altri campionati e con la Champions League.

In Italia abbiamo calciatori di qualità, allenatori di qualità, la squadra nazionale che è campione d’Europa, ma dopo nessuno capisce i criteri arbitrali. Non si può nascondere che in queste undici partite ci sono situazioni in cui la Roma è stata visibilmente danneggiata.

Così come siamo tutti professionisti, così come noi dobbiamo migliorare e assumerci la responsabilità di quello che facciamo, bisogna dire basta. La Roma e tutti i suoi professionisti e tutti i suoi tifosi meritano rispetto. Questo è il momento in cui tutti insieme possiamo riflettere in modo professionale su questi criteri arbitrali, perché altrimenti perdiamo la credibilità”.