Salernitana, Iervolino: “Sabatini un bugiardo. Ecco perché abbiamo litigato”

Iervolino Salernitana

(Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Sono diversi i motivi che hanno portato alla separazione la Salernitana di Iervolino e Walter Sabatini. Ancora adesso ci sono diversi punti non concordanti tra le parti, ed il botta e risposta tra le parti non sembra volersi fermare. La discussione è proseguita sulla Gazzetta dello Sport, dove il presidente dei campani, Danilo Iervolino, ha rilasciato un’intervista senza peli sulla lingua. Ecco alcune delle sue parole.

Iervolino Salernitana
(Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Salernitana, le parole di Iervolino su Sabatini

I motivi del litigio con Sabatini

“Sabatini crede di prendere tutti per stupidi, ma di equivoco c’è solo lui. Pensa di essere il più intelligente, ma è stato bugiardo. Lui voleva pagare questa commissione da un milione di euro all’agente di Lassana Coulibaly per farlo restare, abbiamo litigato perché io non accetto queste storture e non mi piegherò mai a questo sistema: se un giocatore riceve una buona offerta da un altro club è libero di andare. Sabatini invece mi ha detto che con certe logiche convive da tempo. E nella chat che condividiamo con l’a.d. della Salernitana e con la responsabile delle pubbliche relazioni ha scritto che, vista la mia posizione in merito alle commissioni, riteneva di non essere l’uomo giusto per la Salernitana. Adesso leggo che si sente da Champions League, vedremo dove andrà: non sa nemmeno far funzionare un computer o mandare una mail. Però sono umanamente dispiaciuto per come è finita: Sabatini l’ho portato io a Salerno, non l’avevo trovato qui. E non l’avrei lasciato andare. Ma sono successe cose che ritengo gravi. Io voglio un altro tipo di calcio”. 

Sulla questione Cavani

“Sabatini aveva detto che non era il caso di puntare su Cavani? Ahahah. Anche in quell’occasione Sabatini sfiorò il ridicolo. Se io voglio un giocatore, lo compro. Mica poteva bocciare lui un mio acquisto. Questa è la Salernitana di Iervolino, non di Sabatini: lui proponeva e io decidevo”.