Sampdoria, il retroscena sulla cessione: Fassone intermediario del fondo Arlington

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(Photo by Getty Images)

Non c’è calma ultimamente intorno alla Sampdoria. Se calcisticamente la convincente vittoria nel derby ha dato animo e più tranquillità, a livello societario non è la stessa cosa.

Lo riporta “Il Seconlo XIX”, spiegando che sono emersi nuovi dettagli relativi alla cessione del club. La trattativa con Vialli e i due miliardari Dinan e Knaster, infatti, non è l’unica intrapresa dalla società. Dalle intercettazioni che hanno poi portato all’arresto di Massimo Ferrero sono trapelati alcuni retroscena sugli interessamenti al club negli ultimi anni. Coinvolto c’è anche l’ex Milan, Marco Fassone.

Il dirigente, il 3 gennaio scorso, in una telefonata a Ferrero, ha riferito che si stava proseguendo sia per i fondi che per il finanziamento Sace.

“La parte del due diligence è tutta fatta… Abbiamo aperto la dataroom e gli investitori già ci sono entrati, hanno già preso le cose del tuo gruppo”.

Sono state le parole dell’ex A.D. del Milan e il fondo interessato è la società di servizi (o family office) Arlington, di cui proprio Fassone era l’intermediario.

Fassone continua poi spiegando che bisognerà aspettare “la due diligence report” comprensiva di 42 domane a cui “si fa una risposta scritta e poi le sessioni dove questi sono in video dagli Stati Uniti”.

L’idea, come continua a spiegare il giornale, era che Arlington entrasse come fondo attraverso un finanziamento nelle aziende di Ferrero, in particolare in Eleven Finance e in Sampdoria all’inizio solo con un prestito Sace ma, comunque, inserendo alcuni uomini di fiducia nel cda.

Alla fine, però, l’operazione è saltata a causa di alcune differenze sulle svalutazioni economiche degli immobili.