Sampdoria-Juve, Allegri: “Partiti meglio rispetto allo scorso anno”

Al termine di Sampdoria-Juve, Massimiliano Allegri, tecnico dei bianconeri, ha analizzato la gara ai microfoni di DAZN. Le sue dichiarazioni.

Sampdoria-Juve, le parole di Allegri nel post-partita

Sampdoria Juve Allegri
(Photo by FREDERIC J. BROWN/AFP via Getty Images)

SQUADRA LUNGA –Mettiamo le cose positive: non abbiamo preso gol per due partite. La Sampdoria nel primo tempo ha corso molto, noi nel secondo abbiamo fatto buone cose. Fatto un gol, avuto due situazioni favorevoli. Nel finale abbiamo avuto anche un’occasione. Nel calcio non bisogna mai fare una cosa, ossia correre all’indietro. Era successo uguale col Sassuolo, quelle cose lì van migliorate. Abbiamo fatto un buon secondo tempo, peccato per i due punti persi”.

VLAHOVIC – “Nel primo tempo non abbiamo fatto bene perché non abbiamo avuto pazienza. Nel secondo tempo la squadra è venuta fuori e lui ha giocato anche meglio. C’è stata anche un’azione in cui è arrivata palla e lui ha provato ad andare di prima. Lui lì è micidiale ma deve stare più sereno”.

MERCATO –Ci pensa la società. Noi dobbiamo lavorare. Siamo partiti un filino meglio dell’anno scorso, questo è un segnale. Non guardiamo le cose negative. Miretti oggi è entrato bene, così come Rovella e Kean. Ci sono anche cose positive”.

QUESTA JUVE E’ PIU’ FORTE –Siamo in un momento in cui son fuori Chiesa, Pogba, giocatori importanti. C’è l’inserimento dei nuovi. C’è voglia di fare qualcosa di importante, rispetto alle altre siamo indietro. Per recuperare punti ci vuole pazienza e va fatto un passettino alla volta. Stiamo crescendo di condizione e ci prepareremo sabato per la sfida alla Roma”.

BERNARDESCHI –E’ stato con me diversi anni, mi ha regalato grandi soddisfazioni. Lo seguiamo e sta facendo bene. Ci sono legato affettivamente perché oltre ad essere un bravo calciatore è anche un bravo ragazzo”.

OCCUPAZIONE DEGLI SPAZI NELL’AREA AVVERSARIA – “Nel primo tempo non l’abbiamo occupata bene, nel secondo meglio. Dovevamo attaccare perché loro non rompevano mai la linea. Bisogna lavorare un po’ meglio”.

ZAKARIA IN PANCHINA – “No una scelta tecnica. Avevo bisogna di qualità nello stretto e Miretti ne ha di più anche se è più giovane”.