Claudio Ranieri ha festeggiato da poco il suo primo anno sulla panchina della Sampdoria. Subentrato nell’ottobre 2019 a Eusebio Di Francesco, il tecnico romano ha saputo costruire sulle macerie della precedente gestione le fondamenta di un edificio stabile e sano. Un palazzo non troppo appariscente, ma altamente affidabile e in grado di destreggiarsi nel panorama della Serie A. Nessuno avrebbe mai immaginato un risultato simile, forse nemmeno lo stesso Ranieri: ereditando le sorti di una squadra nei bassifondi della classifica e in crisi di identità, l’ex Leicester ha conquistato la salvezza con quattro giornate di anticipo rispetto alla fine della stagione.
La ricetta di Sir Claudio non ha segreti ed è sotto gli occhi di tutti: appena sedutosi sulla panchina blucerchiata, Ranieri ha adottato il più classico dei moduli tattici, il 4-4-2, per garantire ai calciatori di ritrovare serenità e fare in campo ciò che sanno fare, senza esperimenti che avrebbero portato soltanto a fallimenti. Ogni calciatore al proprio posto, il resto è venuto da sé. L’impronta di Ranieri si è intravista anche durante il mercato estivo: dopo aver deciso di restare a Genova, ha chiesto garanzie alla dirigenza per ciò che riguardava i movimenti in entrata. Una rosa mista di giovani da valorizzare e calciatori di esperienza capaci di dare sicurezza. Non è un caso che gli ultimi quattro acquisti della Sampdoria siano stati Antonio Candreva, Keita Balde, Adrien Silva ed Ernesto Torregrossa.
Ranieri otterrà la salvezza, magari qualcosa di più osservando l’attuale rendimento della sua formazione. L’Europa è ancora distante, ma un buon piazzamento a ridosso delle big del campionato italiano significherebbe un enorme passo in avanti di un progetto che, fino a qualche mese fa, non esisteva. E sarebbe un incentivo in più per proseguire insieme. L’ostacolo si chiama rinnovo. Da una parte il presidente Massimo Ferrero continua a rendere pubbliche dichiarazioni d’amore (ormai è noto l’amore platonico del Viperetta nei confronti dei propri tecnici): “Mi sembra troppo giovane per andare in pensione, lui è un uomo che secondo me potrà allenare per i prossimi dieci anni. È un signore pieno di energia, un bravo allenatore e abbiamo ancora 18 partite. Io stimo moltissimo il signor Ranieri, se lui vorrà sarà confermato”. Dall’altra un contratto che ancora non c’è e un Ranieri che prende tempo. In attesa di conoscere in maniera più approfondita i piani societari per il futuro.