Sampdoria, Stankovic: “Abbiamo il dovere di difendere la maglia”
Il tecnico dei blucerchiati carica l'ambiente in vista del ritorno della Serie A: "Per noi comincia un mini campionato".
27/12/2022
12:16
• Tempo di lettura: 2 minuti
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(Photo by Simone Arveda/Getty Images)
La Sampdoria di Dejan Stankovic è chiamata alla sterzata decisa nel 2023. Il penultimo posto in classifica non è accettabile ed il tecnico serbo carica l’ambiente in vista del ritorno della Serie A, ormai sempre più vicino. In un’intervista al Secolo XIX, l’ex centrocampista di Lazio e Inter alza l’asticella.

Sampdoria, Stankovic: “Arriverà qualcuno sicuramente”
6 punti in 15 partite valgono un mesto penultimo posto, davanti solamente al Verona. La Sampdoria ha bisogno di un cambio di direzione e Dejan Stankovic lo sa. Sulle pagine del Secolo XIX, il tecnico carica l’ambiente: “Ci serviva un break per riposare e mettere energia fresca. I calciatori hanno lavorato sodo. Sono stati onesti, principalmente verso se stessi. Poi anche verso di me e il mio staff. Hanno tenuto un comportamento da veri professionisti”.
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Il 4 gennaio c’è la sfida al Sassuolo: “Adesso inizia un nuovo mini-campionato per noi, con una preparazione fatta bene in Turchia. Io darò una mano a tutti, ma le conferme le aspetto sul campo”. E sul mercato: “Di sicuro qualcuno arriverà anche in base a come vogliamo giocare. Quanti saranno uno, due o tre… non lo so. So che non possiamo comprare nessuno, ma solo degli scambi”.

“Non possiamo mollare alla prima difficoltà”
Stankovic alza la soglia dell’attenzione: “Abbiamo il dovere di difendere orgoglio, dignità, società, maglia, storia, tifosi, il tuo compagno. Si può perdere ma c’è modo e modo. Dobbiamo sapere soffrire di più, non mollare alla prima difficoltà”.
Infine, un ricordo dell’amico Sinisa Mihajlovic: “La morte di Sinisa mi ha tolto tutte la parole. Sento dentro un immenso vuoto che non ho mai conosciuto prima. Sono ancora giovane e per fortuna ho ancora tutti i miei cari. Tutto quello che avevo è andato via con lui. Mi rimane la memoria e il grande orgoglio di avere fatto parte della sua vita”.