Sampdoria, Stankovic ricorda Mihajlovic: “La vittoria è per lui”

Sampdoria Stankovic

(Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Inizia nel migliore dei modi il 2023 della Sampdoria di Dejan Stankovic. I blucerchiati hanno colto un importantissimo successo in casa del Sassuolo nella gara valida per la 16ª giornata di Serie A. Al termine della partita, in conferenza stampa ha parlato il tecnico dei doriani. Di seguito ecco le dichiarazioni di Stankovic raccolte e riportate dai colleghi di Tuttomercatoweb.

Sampdoria Stankovic
(Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Sampdoria, Stankovic: “Ci sono tante battaglie davanti a noi”

Dopo il gol ha pensato a Mihajlovic?
“Ha ragione, ho pensato a Sinisa”.

C’è stata una grande risposta oggi da parte dei suoi…
“La risposta è arrivata, dal primo minuto. Abbiamo giocato con un’ottima squadra che ha tecnica, forza fisica e velocità. L’abbiamo preparata nei minimi particolari, è una grande vittoria ma un piccolo passo nel nostro cammino perché ci sono tante battaglie davanti a noi e questa deve essere la nostra carta d’identità: essere aggressivi, compatti, quando c’è da soffrire bisogna essere tutti e non solo 5, e dobbiamo cercare di punire gli avversari sui loro punti deboli. La convinzione che potevano farlo, quello mi è piaciuto. Oggi sembrava giocassimo in casa, devono memorizzare questo momento, devono capire che i tifosi sono lì per noi, anche se sbagliamo i passaggi e anche Marassi deve diventare il nostro castello che insieme ai nostri tifosi possiamo difendere, con onore e orgoglio”.

Avete reagito bene alle difficoltà…
“Abbiamo messo il punto sull’anno scorso e in 45 giorni ci siamo preparati, anche mentalmente. La partita con l’Adana è stata come quella di oggi: abbiamo subito il gol, può capitare, andiamo avanti. Audero ci ha dato una mano. Ci siamo proposti in avanti quando l’avversario ce lo ha consentito, io ero tranquillo”.

Nuytinck, Audero capitano e Lammers?
“Audero, se aveva la fascia di capitano aveva la fascia, non c’è niente da aggiungere, la parata l’ha fatta lui e non la parata. I due nuovi sono già due vecchi, già in mood doriano, due ragazzi preparati, fisicamente pronti con giusta esperienza ed è bastato un allenamento per Nuytinck, Lammers ne ha fatti due, ma sono giocatori di classe, si sono adattati, hanno capito il modo di giocare della squadra”.

Le differenze tra il calcio serbo e italiano qual è? Una salvezza qui equivale a uno Scudetto lì?
“Sono due cose molto diverse. Non si possono paragonare. Dicevo quando sono arrivato che è importante avere degli obiettivi, quest’anno qui l’obiettivo è la salvezza. C’è un mini-campionato di 23 partite che dobbiamo affrontare passo dopo passo. Ora abbiamo avuto una vittoria importante, meritata, ma non dobbiamo pensare di aver fatto chissà che…se fosse arrivato un pareggio ci sarei rimasto male per i ragazzi, sono felice per loro, ed è tutto merito loro. Io non posso fare il paragone tra le due cose, non sarebbe giusto”.