Sassuolo, Dionisi: “Partita dal valore alto. Berardi? Penso ci sarà”

Dionisi Sassuolo Atalanta

(Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Domenica alle 15:00, al Mapei Stadium di Reggio Emilia, andrà in scena la sfida tra il Sassuolo di Dionisi e l’Atalanta di Gasperini, valevole per la 32ª giornata del campionato italiano. All’antivigilia del match, ha parlato in conferenza stampa il tecnico dei neroverdi. Ecco quanto dichiarato.

Sassuolo-Atalanta, le parole di Dionisi in conferenza stampa

Sassuolo Atalanta Dionisi
(Photo by ISABELLA BONOTTO/AFP via Getty Images)

Che valore dà a questa partita?
“Un valore alto. Affrontiamo una squadra forte che è in salute nonostante il risultato contro il Napoli, immeritato, perché hanno fatto una partita da Atalanta, anche ieri in Europa League. Sarà una partita molto difficile”.

Il loro impegno in Coppa può influire?
“Credo di no ma spero di sì. Avranno qualche assenza ma hanno recuperato Zapata, hanno giocatori importanti. Spero di sì perché sono superiori a noi sulla carta e la classifica dice questo, se l’Europa League gli ha tolto qualcosa potremmo sopperire e le nostre qualità fare il resto”.

Addio all’Europa, cambia la prospettiva per il finale di campionato?
“Sapevamo che non avremmo potuto avere una striscia positiva fino alla fine del campionato, qualche risultato negativo l’avremmo riaffrontato. Io non ho mai parlato di Europa quindi per me questo non è un problema. Ora però il Verona ci ha superato di nuovo e noi dovremmo cercare di fare lo stesso questa settimana sapendo che è difficile, perché ogni posizione bisogna meritarsela e andare a rubare qualcosina a quella davanti per prendere una posizione migliore e per finire il meglio possibile”.

Le condizioni di Berardi
“Sta abbastanza bene, ieri si è allenato con noi e lo valuteremo. Penso che sarà a disposizione, vedremo se sarà dall’inizio e per quanto tempo”.

Carnevali ha parlato di mercato e ha messo in vetrina 4 stelle
Non ci penso. È giusto che la società faccia i suoi passi. Il club sa cosa vuole fare. Concedimi una battuta: solo 4? Secondo me ce ne sono anche di più bravi in questa squadra. Per me non è un problema. Fa parte del gioco e dovremo essere maturi, fa parte del gioco, non si può comandare l’esterno. Se parlano deve essere stimolo perché continuino a parlare di noi e non deve destabilizzarci una parola negativa, deve stimolarci una parola positiva”.

Influisce sulla testa dei giocatori il fatto che l’Atalanta sia una bestia nera e che il Sassuolo non vinca con loro da 15 partite consecutive?
“Sincero? Molto. Ha inciso nella gara dell’andata, ha inciso nella preparazione della partita dell’andata e ora siamo diversi. Siamo cresciuti da questo punto di vista. Poi ci sta che con l’Atalanta si possa fare una gara negativa, una prestazione difficile, un risultato positivo non è scontato ma dobbiamo affrontarla con spensieratezza, con consapevolezza perché ci arriviamo consapevoli dei nostri mezzi e parlo di consapevolezza dopo un ko, ma secondo me abbiamo perso per demerito nostro, fermo restando i grandissimi meriti della Lazio. Siamo arrivati a un punto che se affrontiamo squadre migliori e non otteniamo un risultato positivo ci sono dei demeriti nostri e vuol dire che abbiamo raggiunto un altro livello. Ora la difficoltà sta nel mantenere questo livello. Nel pre-partita, nell’aria c’era ‘giochiamo con l’Atalanta, con loro facciamo fatica’. Ora dobbiamo andare avanti e mettere noi in difficoltà l’Atalanta, dobbiamo far sì che l’Atalanta possa far fatica contro di noi, fermo restando che non sarà facile”.

Sassuolo Atalanta Dionisi
(Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Il Sassuolo non vince 3 partite consecutive in casa dal 2018
“Credo sia anche per un approccio delle squadre avversarie fuori casa, non è facile vincere 3 gare consecutive in casa. Per noi parlare di vittorie consecutive sembrava un’eresia fino a poco tempo fa, poter dare continuità è stato importante. Domenica sarà una gara difficile. Dovremo fare di più di quanto fatto con la Lazio e potrebbe non bastare per ottenere un risultato positivo, dovremo essere bravi a gestire i momenti difficili”.

Vista la classifica, salvo sorprese, l’obiettivo massimo è il nono posto. Basta per tirare fuori il meglio dalla squadra?
“Se si guardano queste cose si può pensare ma si va a guardare il pelo nell’uovo. Giacomo la palla l’ha toccata, non l’ha mossa. Ci sono tante rimesse laterali che non cambiano. Più che senza motivazioni, siamo ripartiti un po’ stanchi, vuoi le pressioni esterne perché qualcuno è tornato dalla Nazionale con un risultato non positivo e credo si sia visto. Dovremo essere bravi a riassettarci per domenica, se siamo gli stessi con la Lazio finirà male per noi, perché l’Atalanta è in salute e le occasioni che abbiamo concesso alla Lazio le sfrutta, le ha sfruttate la Lazio, l’Atalanta ancor di più. Dobbiamo trovare le motivazioni dentro di noi, a prescindere da classifica e avversario. Abbiamo dimostrato di non approcciare nello stesso modo con tutte ma questo lo abbiamo superato e dovremo dimostrare di superare questo e l’obiettivo classifica. Noi dobbiamo pensare a fare più punti del girone d’andata. Ne abbiamo fatti 24, a oggi siamo a -5 da almeno pareggiare il risultato dell’andata. Dobbiamo pensare ad averne 22 e quindi 46, questo deve essere un obiettivo”.

Gli acquisti di gennaio non hanno trovato molto spazio
“Sorrido perché sembra una domanda sul mercato ma in maniera diversa, sul mercato scorso. Lo sapevamo, lo immaginavo. Non sono arrivati ragazzi pronti, con esperienza. Ci siamo permessi di prendere dei ragazzi non pronti, vuoi per le qualità dei giocatori che abbiamo e stavano crescendo e per la classifica. Esce Boga ed entrano Ceide e Ciervo, bisogna dare tempo, non so neanche se riusciranno a dimostrare di essere all’altezza di Boga. Noi ci crediamo ma dobbiamo dargli un po’ di tempo, Boga arrivava da un percorso diverso. Sono pagato per fare delle scelte, a volte giuste e a volte sbagliate, cerco di mettere in campo la formazione giusta per vincere ogni partita. Se ci sarà l’opportunità per alcuni giovani di fare esperienza per i giovani se la ritroveranno e ce la ritroveremo per il futuro ma ora dobbiamo portare avanti la crescita dei giovani in rosa, sia quelli che giocano di più che quelli che giocano di meno e i risultati”.

Ayhan o Chiriches al centro della difesa?
“Non lo so, non ho deciso, anche tutti e due, c’è anche Ruan. Il dubbio ce l’ho ogni settimana, ce l’avevo fino al sabato mattina con la Lazio e probabilmente ce l’avrò fino a domenica mattina su chi far giocare con l’Atalanta. Hanno tutti caratteristiche diverse, tutti stanno dando, stanno crescendo tutti. Ruan sta crescendo, Ferrari è quello che ha giocato di più, Chiriches non devo descriverlo per l’esperienza che ha, lo spessore che ha e il professionista che è, e Kaan se non fosse stato sfortunato in alcuni momenti avrebbe trovato più spazio e poi c’è Peluso che ha pagato un po’ la qualità degli altri difensori. Non so rispondere perché non ho deciso”.

A centrocampo ci saranno Maxime Lopez e Matheus Henrique?
Sicuramente giocheranno loro due. Può essere un’occasione per dimostrare che si può giocare in un centrocampo poco fisico, hanno entrambi qualità tecniche ma non tanta fisicità: l’esatto opposto o quasi dell’Atalanta. Dovremo essere bravi a sopperire alle mancanze di squadra e a sfruttare le qualità individuali nella squadra e sono occasioni. Come è un’occasione giocare senza Berardi e non l’abbiamo sfruttata, domenica dovremo dimostrare di sfruttare l’occasione di giocare senza Frattesi”.