Scudetto Napoli, i protagonisti del Titolo: Kvara, Osimhen e Kim

Scudetto Napoli

(Photo by MARCO BERTORELLO, Onefootball.com)

Il Napoli ha finalmente raggiunto il sogno tanto atteso da 33 anni. Il terzo Scudetto della storia partenopea è diventato realtà, un trionfo meritato al termine di una Serie A letteralmente dominata e che non ha mai visto la squadra di Spalletti cedere di passo alle concorrenti, ma incrementando il distacco e infrangendo record.

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(Photo by Francesco Pecoraro, Onefootball.com)

Scudetto Napoli, i protagonisti del Titolo: Kvaratskhelia, Osimhen e Min-Jae Kim. L’attacco e la difesa che hanno blindato il sogno

I meriti sono molteplici: dal coraggio del Presidente Aurelio De Laurentiis che nella scorsa estate ha avuto la lucidità di dire addio a giocatori simbolo del club (Insigne, Mertens, Koulibaly) e affidarsi alla lungimiranza del DS Cristiano Giuntoli, che si è mosso con intelligenza alla ricerca di colpi utili al progetto squadra e non colpi ad effetto e senza spendere troppo.

Ovviamente i meriti sono anche di Luciano Spalletti. Un tecnico che dopo anni di gavetta ed esperienze agrodolci in altre big del nostro calcio, si prende la sua rivincita in una piazza passionale e complicata come quella napoletana grazie ad una coerenza tattica e tecnica che è risultata vincente in modo entusiasmante.

Presidente, Direttore Sportivo e allenatore. Tre figure centrali dello Scudetto del Napoli, ma poi in campo ci vanno i giocatori, coloro che hanno determinato che la Serie A 2022/2023 dovesse tingersi di Azzurro.

Non si può non partire da Kvicha Kvaratskhelia: il georgiano classe 2000 piombato come un alieno sul campionato italiano. Prelevato per poco meno di 12 milioni dalla Dinamo Batumi, “Kvara” si è preso il posto vacante lasciato da Lorenzo Insigne e il suo impatto sulla Serie A è stato devastante.

Un’unione perfetta di rapidità e tecnica palla al piede, Spalletti ha trovato in lui l’esterno ideale per bucare le arcigne difese della Serie A, sia con azione solitarie sia associandosi coi compagni grazie all’abilità negli assist. Fisicamente non strutturatissimo, Kvaratskhelia è ben presto però diventato un incubo per tutti gli avversari e i numeri lo dimostrano.

12 gol e 12 assist in 27 presenze di campionato (da aggiungere anche i 2 gol e 4 assist in Champions League), da alcuni anche da cineteca come il coast to coast realizzato contro il Sassuolo del 17 febbraio 2023 o la serpentina a stendere tutta la difesa dell’Atalanta dell’11 marzo.

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(Photo by ISABELLA BONOTTO, Onefootball.com)

Ogni squadra da Scudetto deve però avere il suo bomber, il suo 9 di riferimento. E Victor Osimhen quest’anno ha deciso che doveva essere lui a trascinare il Napoli verso il titolo. L’avventura dell’attaccante nigeriano con il Napoli è stata spesso tortuosa, con le prime due stagioni compromesse da troppi guai fisici.

Questa volta no. Spalletti ha avuto il suo attaccante a disposizione quasi sempre e lui lo ha ripagato annientando avversari e difese. Forza fisica, velocità straripante nel lungo e senso del gol in qualunque modo.

Osimhen ha realizzato 22 gol e 5 assist in 27 presenze di campionato ed è stato il finalizzatore perfetto per la macchina costruita dal tecnico toscano.

Il Napoli ha rullato quasi ogni avversaria del campionato grazie a Victor e Kvara, ma Spalletti ha saputo anche confermarsi come stratega difensivo, trasformando i partenopei sia in un team ad alto tasso di pericolo che solido come un bunker.

L’addio di Koulibaly sembrava portare a molte certezze venire meno, ma poi un difensore sudocoreano di 1,90 m ha preso il testimone di KK e protetto i sogni di milioni di tifosi. L’impatto avuto da Min-Jae Kim non è forse pari a quello avuto da Kvaratskhelia ma altrettanto importante.

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(Photo by Francesco Pecoraro, Onefootball.com)

Soprannominato “Il Mostro”, Kim non ha temuto il passaggio dalla Liga Turca alla Serie A e con potenza fisica, alta velocità per un centrale difensivo, leadership e carattere ha formato con Rrahmani la coppia difensiva più affidabile e impermeabile del campionato.

Un colpo “sconosciuto” da 18 milioni di euro dal Fenerbahce che ha fatto dimenticare Koulibaly e contribuito egregiamente alla conquista dello Scudetto del Napoli.