Serie A, Capello: “Inter avanti a tutte, Roma all’altezza di Milan e Juve”

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(Photo by Valerio Pennicino/Getty Images for Lega Serie A)

Ci siamo. Il campionato di Serie A si prepara a ripartire. In vista dell’inizio della prossima stagione, ha parlato l’ex allenatore Fabio Capello. Ecco le sue parole a La Gazzetta dello Sport.

Serie A, le parole di Capello a La Gazzetta dello Sport

Sulla corsa scudetto
“La Roma non si può più nascondere. Al momento, solo l’Inter è un passo davanti alle altre – ammesso che non vendano Skriniar e Dumfries – ma per il resto i giallorossi sono all’altezza della Juve, che ha già i suoi problemi, e del Milan”.

Su Mourinho
“José è un vincente, e lo ha dimostrato anche alla Roma. Adesso ha una squadra all’altezza delle sue aspettative, ma lui è perfetto nella gestione del gruppo e quindi non avrà problemi”.

Roma sogna lo Scudetto
“Fanno bene. Hanno una squadra forte e la passione si è risvegliata. Basta vedere l’Olimpico pieno nel finale della scorsa stagione e gli abbonamenti che hanno già fatto. E poi ha visto che spettacolo la presentazione di Dybala? Fantastica. Il rischio a Roma, infatti, è sempre il solito: la troppa euforia”.

Dybala come Totti?
“Guardi, il calcio si evolve in continuazione, ma se è un gioco le dico che l’argentino ha il tocco di palla, la capacità di trovare il compagno e la facilità di fare gol che aveva Francesco”.

Abraham come Batistuta?
“Andiamoci piano. Gabriel era un professore dell’area di rigore. Il senso della porta che possedeva lui l’hanno avuta pochi calciatori al mondo. Abraham è senz’altro più mobile, però siamo su un altro livello per il momento”.

Che impatto può avere Wijnaldum
“L’ho seguito nel Liverpool ed è un ottimo giocatore. Uno di quei centrocampisti bravi a verticalizzare subito che piacciono a Mourinho. Per certi versi assomiglia un po’ a Locatelli della Juve, e guardi che io ho grande stima per questo giocatore. Insomma, la Roma ora è una grande squadra. Pensi che c’è Spinazzola sulla fascia. Uno come lui sa fare la differenza come pochi. Si ricordi l’Europeo”.