Rocchi: “Il calcio è diverso. E gli arbitri devono cambiare”

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Gianluca Rocchi. (Photo by Catherine Ivill/Getty Images)

Gianluca Rocchi ha incontrato ieri pomeriggio calciatori e staff tecnico del Genoa. Le dichiarazioni rilasciate al canale ufficiale rossoblù dall’ex arbitro e ora dirigente dell’AIA: “È un servizio che stiamo offrendo ai club che non è obbligatorio ma che fortunatamente quasi tutti ci stanno richiedendo. L’intenzione è trasferire le linee di intervento e l’applicazione degli arbitri ai giocatori e ricevere feedback importanti su alcuni episodi su cui potremmo cambiare idea”.

Sugli stadi vuoti: “È un calcio diverso che a me come a tanti piace molto meno. So che anche per gli arbitri manca qualcosa negli stadi senza pubblico. Può essere anche più difficile perché tutto ciò che viene detto, l’arbitro lo sente. Cerchiamo di curare questo aspetto e chiediamo alle squadre anche di limitarsi per evitare tante espulsioni o allontanamenti”.

Sulla comunicazione degli arbitri: “Il fatto di poter aprire più possibile l’arbitro al mondo esterno partendo dalle squadre e poi al pubblico, è un’idea che sposo in pieno. L’arbitro è diverso da come è stato descritto negli anni. Noi arbitri dobbiamo cambiare il modo di comunicare verso l’esterno”.

Sulla direzione di Genoa-Napoli in Serie B, che sancì la promozione di entrambi i club: “Lo stadio era pieno come non ho mai visto anche successivamente. Fu una giornata particolare e molto bella. Da partecipante, vedere quella gioia di entrambi i club è stato un momento difficile da dimenticare e sicuramente uno dei momenti più belli della mia carriera”.