Serie A, gli stipendi sono un problema per tutti

Non solo l’Inter, che da giorni ha iniziato trattative serratissime con i propri giocatori per spalmare le ultime mensilità e sistemare i conti. Anche la Juventus, i cui bilanci rischiano di dover fare i conti anche con la mancata qualificazione alla prossima Champions League, ha intavolato una discussione simile con la propria rosa. L’idea, o meglio la speranza di Andrea Agnelli, è quella di posticipare il pagamento dei mesi di marzo, aprile, maggio e giugno 2021.

Ma non finisce qui, perché il problema non è circoscritto a Inter e Juventus. Al contrario, nel Consiglio Federale in programma lunedì 17 maggio tutti i club della Serie A chiederanno alla Figc di rimandare i termini dei pagamenti degli stipendi. L’idea è quella di chiedere lo slittamento di sei mesi dei pagamenti di maggio e giugno. Più difficile l’altra trattativa allo studio: un taglio di due mensilità a tutti i calciatori. Essenzialmente, ciò che ha chiesto Zhang ai suoi, ricevendo, a quanto pare, un rifiuto netto. Vedremo se l’Aic sarà meno rigida, ma si prevedono settimane infuocate.

il messaggio è chiaro: la crisi riguarda tutti, non solo l’Inter. E ad avere i conti in ordine, oggi, sono davvero in pochi. Sperando nella ripartenza dell’economia globale, anche di quella legata al calcio, le conseguenze per la Serie A rischiano di essere devastanti. Ammesso che in altri campionati le cose vadano davvero meglio. La possibilità di un fuggi fuggi generale non è all’orizzonte, ma certo musi lunghi e mugugni, se non si rema tutti nella stessa direzione (come alla fine successe un anno fa), saranno la colonna sonora di una lunga estate.

La Serie A come terra di conquista, del resto, non è una novità. Certo, se la Uefa riuscisse ad armonizzare regole e livelli salariali in tutti i grandi tornei nazionali il problema non si porrebbe. Se, al contrario il gap tra piccole e big, e tra un campionato e l’altro, continua ad allargarsi, gli equilibri rischiano, ciclicamente, di spezzarsi. Vedremo come andrà a finire, senza voltarci ad ogni sirena di mercato…