Belotti

(Photo by Alessandro Sabattini, Onefootball.com)

L’anno che sta per chiudersi ha segnato una rottura importante e per certi versi inattesa nella carriera di Andrea Belotti. Dopo 7 stagioni, il Gallo ha lasciato il Torino. Con i Granata Belotti è diventato grande, raggiungendo record e diventandone il capitano, ma anche le migliori storie possono finire male.

Belotti
(Photo by Emmanuele Ciancaglini, Onefootball.com)

Serie A, i flop del 2022: Belotti. Il triste addio al Torino e la fatica (da riserva) alla Roma

La scorsa annata restituiva un Belotti carico per la conquista dell’Europeo con la Nazionale Italiana e pronto a fare qualcosa d’importante con il neo tecnico del Torino Ivan Juric. La stagione parte abbastanza bene sul piano personale (subito gol all’esordio nella sconfitta contro l’Atalanta) e titolare nella seconda giornata contro la Fiorentina.

Poi il primo stop, per un infortunio al tendine peroneo e che lo lascia fuori dai campi da metà settembre a metà ottobre. Il Torino non ne risente troppo, soprattutto grazie all’apporto di Sanabria, con la squadra e che in 5 partite infila un buon filotto di 2 vittorie, 2 pareggi e 1 sola sconfitta (nel derby contro la Juventus del 2 ottobre 2021).

Rientra in campo il 17 ottobre, nella sconfitta per 1-0 contro il Napoli, subentrando proprio al neo titolare dell’attacco Sanabria. Per due volte nelle successive sei partite parte dalla panchina, ed entra sempre come sostituto di Sanabria. Ritorna al gol il 30 ottobre contro la Sampdoria.

L’onda sembra positiva con Il Gallo che sembra potersi riprendere il posto, ma il 28 novembre contro la Roma un nuovo infortunio al bicipite femorale. Un nuovo stop che lo tiene fermo da fine novembre 2021 fino a febbraio 2022.

Un totale di 9 partite di campionato perse, dove il suo “rivale” in attacco si fa trovare pronto con 3 gol e aiuta il Toro a costruire un ottimo bottino di punti senza Il Gallo, con 4 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte.

Il suo 2022 inizia solo il 12 febbraio, nella sconfitta contro il Venezia. Ma la perdita del posto in attacco, non è il solo problema. Andrea Belotti è in scadenza di contratto e le sensazioni sulla sua permanenza non sono buone.

Il giocatore, nonostante la stagione deludente vuole un ingaggio piuttosto alto, come premio alla sua storia al Torino. Il club non ne accontenta le richieste e l’annata prosegue con questo stallo. Ritrova la piena titolarità il 19 febbraio (1-1 nel Derby con la Juve con gol) e Juric lo conferma per le successive otto sfide, dove trova altri due gol contro Cagliari (27 febbraio) e Salernitana (2 aprile).

Poi il 16 aprile contro la Lazio ennesimo stop per infortunio. Altre due partite saltate e rientro spettacolare il 1 maggio 2022, quando realizza una tripletta all’Empoli in diciannove minuti. Saranno le sue ultime reti in maglia Granata.

Belotti
(Photo by Valerio Pennicino, Onefotoball.com)

Arriva l’estate, arriva il calciomercato e la questione contratto non si è risolta. Il Torino non ha voluto cedere alle esose richieste di uno dei suoi migliori bomber e lo lascia andare via a parametro zero. Belotti se ne va quasi senza salutare, senza un ultimo tentativo di riconciliazione.

Dopo una lunga ricerca, trova una nuova casa nella Roma, che lo ufficializza il 28 agosto. Finora però l’esperienza giallorossa non è delle migliori. 12 presenze in campionato, solo 360 minuti raccolti, 0 gol e solo due volte da titolare.

Il ruolo a Roma è quello minore di vice di Tammy Abraham e il maggior spazio solo in Europa League (2 gol nella fase a gironi), ne esemplifica la posizione di riserva. Meglio essere Re a Torino o uno dei tanti a Roma?.

Belotti
(Photo by Fran Santiago, Onefootball.com)