Roma-Betis Siviglia, Belotti: “Concorrenza con Abraham? Penso che…”

Roma Betis Siviglia Belotti

(Photo by Tiziana FABI / AFP) (Photo by TIZIANA FABI/AFP via Getty Images)

Andrea Belotti, in conferenza stampa, ha parlato alla vigilia della gara di domani in Europa League della Roma contro il Betis Siviglia. Di seguito le sue dichiarazioni riprese da TMW.

Roma Betis Siviglia Belotti
(Photo by Tiziana FABI / AFP) (Photo by TIZIANA FABI/AFP via Getty Images)

Che effetto ti fa tutto l’affetto del pubblico?
“Mi fa molto piacere l’affetto di tutti i tifosi perché penso che si sia capito il mio entusiasmo e la mia voglia di venire qui alla Roma. Nonostante abbia giocato relativamente poco, penso che comunque si veda che sto dando il mio contributo nel poco tempo a disposizione. Allo stesso tempo penso tanto al collettivo, quindi cerco di dare il mio contributo anche quando non gioco perché so che in una squadra, con tante partite e tanti ragazzi, c’è bisogno di una parola, di un conforto e di un aiuto, cerco di essere il più utile possibile”.

Roma-Betis Siviglia, Belotti parla della convivenza con Abraham

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(Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Puoi giocare insieme ad Abraham?
“Ci alleniamo secondo le esigenze del mister, siamo sempre focalizzati sulla partita successiva. Dobbiamo solo farci trovare pronti, solo con l’Helsinki per un pezzo di partita abbiamo giocato insieme, se giocheremo insieme sapremo cosa fare perché ci lavoriamo durante gli allenamenti, è sempre una soluzione in più. Sono scelte del mister, dobbiamo farci trovare pronti”.

Se dovessi giocare con Abraham, come potreste integrarvi?
“Quando si affrontano determinate squadre, si pensa a un modo di giocare piuttosto che a un altro. Magari giochiamo in maniera diversa, ma decide il mister. Abraham è un attaccante della nazionale inglese e come ho sempre detto è un’opportunità e uno stimolo personale confrontarmi con lui, per poter giocare devo dimostrarlo in ogni allenamento e partita, sapendo che c’è un attaccante forte devo fare di più. Tutto questo mi dà carica e voglia”.

Ti è servita la pausa per le nazionali a livello fisico?
“Mi è servita tanto per allenarmi, mi sono fermato anche qualche giorno in più perché penso sia stata una cosa che potesse fare bene a me stesso e al mio corpo. Sapevo che sarebbe servito del tempo per recuperare la condizione migliore, ho cercato sempre di fare quel qualcosa in più e adesso posso dire che mi sento bene. Il giudizio, però, lo dà sempre il campo perché le parole se le porta via il vento, conta la prestazione”.