Serie A, i giocatori top del 2021: Ibrahimović

(Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

In questa Serie A, c’è un calciatore quarantenne che ancora ha qualcosa da dire sul campo. Altri non è che l’eterno Zlatan Ibrhaimović nel Milan di Stefano Pioli. Ibrahimović compie proprio in questo 2021 i suoi primi quarant’anni e la sua forza è sempre viva. La sua presenza in campo è ancora determinante e il Milan è felice di appoggiarsi sulle sue grosse spalle. In campionato la spinta maggiore. Se la squadra rossonera negli ultimi anni è tornata competitiva per lo scudetto, molto è dovuto all’impatto del gigante di Malmö. Perché anche fuori dal campo esorta, stimola e a volte provoca, ma per un unico obiettivo: esprimere al meglio il gioco del calcio.

Nel 2021 abbiamo visto Ibra spesso infortunato e quindi restare fuori dal campo, ma la sua presenza si è sempre avvertita. Questo fatto ha portato molti tifosi ad accarezzare l’idea che possa restare ancorato alla maglia Milan, vista la scadenza di contratto a fine stagione, con qualche altro ruolo. In realtà lui stesso, nelle numerose interviste, afferma di non pensarci ancora, di pensare al presente e a voler giocare fin quando se la sente. Noie fisiche permettendo, sta effettivamente giocando e i suoi gol fanno sempre rumore e numero. Ibra è capace di segnare una doppietta contro la Fiorentina questo novembre, diventando così il giocatore più anziano (40 anni, 1 mese e 17 giorni) ad aver siglato due gol nella stessa partita di Serie A. A dicembre contro l’Udinese, arriva il suo 300º gol nei cinque principali campionati europei. Si tratta del terzo giocatore a toccare questo record, dopo Ronaldo e Messi. Altro record ancora sono i 400 gol totali realizzati in campionati nazionali siglati con la rete contro la Roma risalente allo scorso ottobre. Rovesciate e mezze rovesciate, mosse di taekwondo in campo e molto altro ancora.

Per il campione svedese, questo 2021 è stato un anno impegnato anche sotto l’aspetto business del suo personaggio. La presenza a Sanremo, l’uscita al cinema di Zlatan, il film biografico della sua vita da giovanissimo calciatore e ragazzino di quartiere, la presentazione dell’ennesimo libro, Adrenalina -My Untold Sories. Non si è fatto mancare niente. Tutto questo può fa storcere il naso ad alcuni, ma la figura di Ibrahimović si è letteralmente trasformata in mito, molto prima del fine carriera. Gli appassionati del calcio non potranno far altro che sperare che le acrobazie del centravanti del Milan possano durare ancora un altro po’. Sì, ancora un altro pochino di Ibra, per vedere quello che di bello si può fare con un fisico così bestiale anche a quarant’anni suonati.