Serie A, i match delle 20.45: Kessié trascina il Milan, cade il Napoli

(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Milan e Napoli concludono la giornata di Serie A rispettivamente con una vittoria ed una sconfitta. I rossoneri schiantano l’Empoli dopo un match inizialmente faticato, ma messo in cassaforte da un’importante doppietta di Franck Kessié. Anche Florenzi e Theo Hernandèz entrano nel tabellino dei marcatori, per il 2-4 finale. Il Milan si porta a quota 42 e si prende il secondo posto, a meno quattro dalla capolista Inter. Anche lo Spezia ferma il Napoli, che al Maradona riesce a trovare una preziosa vittoria. Gli uomini di Spalletti ci provano fino alla fine, ma sfortuna ed imprecisione bloccano i partenopei, che rimangono ancorati a 39 punti, chiudendo il girone d’andata al terzo posto.

 

EMPOLI-MILAN 2-4

I ragazzi di Andreazzoli partono con ottima personalità, cercando di spingere prevalentemente sugli esterni. A gestire il pallone nei primi minuti è l’Empoli, che gioca con coraggio e spirito d’iniziativa, accorciando con aggressività sui trequartisti rossoneri e cercando con frequenza la profondità. Dopo circa 8 minuti si vede il Milan in area empolese, con una girata di Giroud su timido invito di Theo Hernàndez, ma la conclusione è debole. La partita si sblocca all’improvviso, quando Franck Kessié si ritrova una palla vagante al limite dell’area: l’ivoriano non ci pensa due volte e calcia con violenza verso la porta, trafiggendo Vicario e portando avanti il Diavolo. Il vantaggio rossonero non dura, ed al minuto 18′ è Bajrami a pareggiare per i padroni di casa, con un destro che si insacca all’angolo basso di sinistra. Pareggio meritato per l’Empoli, che continua a non snaturarsi ed a tenere il pallone fra i piedi, imponendo il ritmo di gara agli avversari. I rossoneri provano lentamente a riversarsi nella trequarti empolese, ma la manovra risulta spesso macchinosa e prevedibile. Gli ospiti soffrono tremendamente le seconde palle e gli 1v1, e non riescono praticamente mai a generare grandi pericoli. L’Empoli sfiora la rete del vantaggio a dieci minuti dall’intervallo con Pinamonti, che approfitta della dormita di Tomori e calcia in porta, trovando il provvidenziale intervento di Mike Maignan. I rossoneri trovano nuovamente il vantaggio con un lampo di Kessié, che, servito da Saelemakers in area, stoppa e calcia sotto le gambe di Vicario: 2-1 e Milan nuovamente avanti. Poco prima del break, il Diavolo si divora clamorosamente la rete del tre a uno, con una rocambolesca, doppia conclusione griffata e sprecata da Giroud e Romagnoli, ed Il primo tempo si conclude con i rossoneri in vantaggio. L’Empoli rientra in campo rabbioso ed affamato, e dopo appena due minuti si divora il pareggio ancora con Bajrami, che colpisce la traversa con un gran destro. I toscani vogliono riprendere la partita, ma il Milan prende le misure e resta compatto, e con il passare dei minuti riesce ad assorbire sempre meglio gli urti empolesi. I rossoneri realizzano il tris al 63′ con Florenzi, che segna la sua prima rete in rossonero direttamente da calcio di punizione. I padroni di casa abbassano i ritmi, ed il Milan cala il poker: Theo Hernandèz viene lasciato colpevolmente solo in area di rigore, ed insacca senza problemi la rete dell’1-4. Dopo la quarta rete, Il Diavolo gestisce e doma un Empoli eroico e mai arrendevole, nonostante il punteggio. Negli ultimi minuti c’è tempo per un calcio di rigore realizzato da Pinamonti, assegnato dopo un tocco di braccio di Bakayoko. Finisce 2-4 per il Milan, che si porta a quota 42 e si prende il secondo posto in classifica.

 

NAPOLI-SPEZIA 0-1

I padroni di casa iniziano il match mantenendo saldamente il pallino del gioco, e trovano, con Zielinski, la prima conclusione della partita, esattamente dopo un minuto e mezzo. Poco dopo arriva la risposta degli ospiti, che si rendono pericolosi con un buon colpo di testa di Manaj, che tuttavia non trova la porta avversaria. Il Napoli alza i giri del motore e comincia ad occupare con insistenza l’area degli spezini, avvolgendo gli avversari in una potente tenaglia fatta di possesso palla e continui cambi di gioco. Lo Spezia abbassa esponenzialmente il baricentro durante le transizioni difensive, e costringe il Napoli a manovrare in maniera prolungata sulla trequarti. Questa mossa abbassa la celerità del possesso palla azzurro, e consente agli ospiti di trovare coraggio ed uscire, a piccoli passi, dalla propria metà campo. Al 26′ è Politano a creare la prima vera occasione per il Napoli, con un bel sinistro che si spegne sull’esterno della rete. La squadra di Spalletti tenta di rialzare i ritmi, ed accende gli splendidi solisti della rosa, rischiando molto più spesso l’1v1. Al minuto 46′ è Mertens a rendersi pericoloso, con un forte destro che si perde a lato. Nel momento migliore degli azzurri arriva il vantaggio dello Spezia, con un clamoroso autogol di Juan Jesus, che incorna nella propria porta sugli sviluppi di calcio di punizione. Nonostante l’assedio napoletano, il primo tempo si conclude con la squadra di Thiago Motta in vantaggio. La ripresa inizia con lo stesso copione della prima frazione: Napoli in possesso e Spezia rintanato nella propria metà campo. Spalletti sostituisce Mertens con Petagna, in modo da portare un peso maggiore nell’area avversaria. Gli azzurri attaccano a testa bassa, e riescono, nel giro di pochi minuti, a realizzare ben 2 reti, che tuttavia vengono annullate dalla terna arbitrale. La valanga napoletana diventa sempre più massiccia, e le occasioni si susseguono senza sosta: la partita è divenuta ormai un assedio. I minuti passano e i partenopei non riescono a sbrogliare una partita divenuta estremamente complicata, ed il nervosismo inizia a salire. Il Napoli passa al 4-2-4 e ci prova in tutti i modi, ma la sfortuna e Agudelo negano fino alla fine la rete del pareggio, e la partita si conclude con la vittoria degli ospiti. Il Napoli si ferma a 39 punti, e conclude il girone d’andata al terzo posto.