Serie A, i top allenatori 2022: Tudor

Serie A Tudor

(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Nel 2022 la Serie A ha visto tra i migliori allenatori il croato Igor Tudor che ha risollevato l’Hellas Verona fino al nono posto finale. L’ex Juventus non aveva iniziato la stagione sulla panchina scaligera, ma è subentrato alla quarta giornata dopo l’esonero di Eusebio Di Francesco. Da quel momento il campionato del Verona cambiò verso e la squadra ritrovò un’identità che dopo Juric era stata persa. L’inizio subito ad effetto con la vittoria 3-2 contro la Roma fino al pari spettacolo 3-3 contro la Lazio all’ultima. L’Hellas aveva recuperato la sua fama di squadra temibile ed ogni big sapeva di dover incontrare un osso duro. Probabilmente l’Europa sarebbe stato un obiettivo eccessivo, ma il percorso fatto aveva permesso addirittura di farci un piccolo pensiero.

(Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Il Verona di Tudor scheggia impazzita in Serie A

Igor Tudor prese un Verona ultimo in classifica a 0 punti e concluse in girone di andata a fine 2021 al dodicesimo posto con 24. La mano del tecnico croato si vide subito sia con i risultati, ma soprattutto con la pericolosità della squadra. Dopo la vittoria a sorpresa con la Roma arrivarono due pareggi beffa con Salernitana e Genoa. Beffa perchè il Verona si trovava in doppio vantaggio. Poi il 4-0 contro lo Spezia e la sconfitta contro il Milan anche lì dopo un doppio vantaggio. La squadra di Tudor, però, divertiva con Barak, Caprari e Simeone in attacco e proprio quest’ultimo fu l’uomo simbolo del tripudio scaligero nel 4-1 del Bentegodi contro la Lazio. Quaterna dell’argentino e festa grande che si ripete due settimane dopo con una doppietta nel vittorioso match contro la Juventus.

(Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Il Verona riusciva a mettere in campo pericolosità e bellezza e poco importavano i rischi a cui poteva andare incontro. L’emblema non può che essere il derby con il Venezia del 5 dicembre. Al Penzo i lagunari erano in vantaggio 3-0 dopo 27 minuti. Un Verona completamente irriconoscibile che, però, all’intervallo rinacque come l’araba fenice. Autogol di Henry, gol di Caprari, doppietta di Simeone: 3-4. Dopo un girone di andata esaltante, il Verona si è poi stabilito al centro classifica dando sempre filo da torcere come nel 2-2 contro la Roma (anche lì rimonta subita) e nella vittoria di Bergamo. Igor Tudor ha concluso la sua esperienza sotto l’Arena portando la squadra al nono posto con 53 punti, a -9 dalla Conference League. Una stagione di altissimo livello e che ha permesso anche di avere qualche rimpianto considerate le rimonte subite anche con due gol di vantaggio.