La lotta salvezza in Serie A ha assunto contorni ancor più affascinanti dopo la sedicesima giornata di campionato. Il turno infrasettimanale, programmato nel giorno dell’Epifania secondo i canoni del calcio di qualche anno fa, ha offerto verdetti a tratti inaspettati.
A partire dalla vittoria dello Spezia sul terreno dello stadio Diego Armando Maradona, maturata in rimonta a seguito del gol di Petagna. L’apparenza ha ingannato il Napoli e favorito gli aquilotti, vittoriosi grazie al tandem Nzola-Pobega. Ora la squadra di Italiano si trova al sedicesimo posto, a cinque punti dal Crotone (fanalino di coda e sconfitto dalla Roma per 3-1), tre punti dal Genoa, punito nel finale di gara dal guizzo di Raspadori del Sassuolo, e due punti sia dal Parma sia dal Torino. I ducali hanno licenziato Liverani, una volta incassato il ko dall’Atalanta, e ripartiranno dall’ex D’Aversa, che avrà l’arduo compito di ricompattare una rosa disorientata e sfortunata fino a raggiungere la salvezza. I granata hanno invece strappato un buon punto al Verona di Juric, portando a quattro partite la serie di risultati utili consecutivi.
Risucchiate nel vortice retrocessione ci sono molte altre squadre di medio livello del nostro campionato. Stiamo parlando di Cagliari (14 punti), Fiorentina (15 punti), Udinese (16 punti) e Bologna (17 punti). Andiamo con ordine. Di Francesco gode della fiducia della società, ma tutto ha un limite: il 2-1 in favore del Benevento (decimo a quota 21) ha compromesso la posizione del tecnico sulla panchina dei sardi. Sono nove le gare senza vittoria. Male anche la Fiorentina, nonostante l’avversario di turno fosse di tutto rispetto: eccetto il gol viola di Vlahovic su rigore, la Lazio ha sempre avuto in mano il pallino del gioco. Un pareggio che accontenta a metà quello rimediato da friulani ed emiliani, incapaci di andare oltre il 2-2 in una partita ricca di colpi di scena e polemiche nei confronti dell’arbitro. Menzione speciale per la Sampdoria, vittoriosa contro l’Inter tra le mura del Ferraris e balzata a 20 punti in graduatoria.