Serie A, lotta al “pezzotto”: annunciate multe salatissime

pirateria serie a

(Photo by Valerio Pennicino/Getty Images for Lega Serie A)

L’amministratore delegato della Lega Serie A, Luigi De Siervo, ha parlato durante un’intervista al “Il Mattino”, della situazione legata alla pirateria nel calcio italiano. Non a caso, durante le prime giornate del massimo campionato italiano, verrà attuata una campagna “Stopiracy”. Durante i match, apparirà sugli schermi un messaggio anti-pirateria, per combattere il fenomeno. Ecco di seguito le parole di De Siervo in merito.

Serie A, De Siervo sulla pirateria

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(Photo by Valerio Pennicino/Getty Images for Lega Serie A)

Il sistema rischia di saltare

“Vedere illegalmente una partita di calcio significa privare delle risorse essenziali la Serie A. Se il fenomeno non venisse ridotto il sistema rischia davvero di saltare. La lotta alla pirateria sarà ancora lunga perché è ancora troppo diffuso il pensiero che vedere le partite rubando le immagini sia una furbata e non un reato che danneggia tutto il sistema Paese. Basti pensare alle migliaia di posti di lavoro e a circa un miliardo di euro perso negli ultimi 3 anni dalla Serie A a causa della pirateria, come recentemente certificato dall’analisi Ipso presentata dalla FAPAV, la Federazione per la Tutela delle Industrie dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali. Ed è per questo motivo, nelle prime due giornate, sugli schermi tv e allo stadio appariranno le grafiche ed i filmati contro la pirateria che non sono semplici slogan, ma un richiamo serio a tutte le coscienze di chi vuole bene al calcio”.

I dati dei danni subiti

“I dati dei danni subiti sono impressionanti. Ci sono stati 315 milioni di atti di pirateria tra la popolazione adulta nel 2021, tutti i settori economici colpiti da questo fenomeno hanno perso in totale 1,7 miliardi di euro lo scorso anno. La perdita non è solo per chi produce contenuti, ma anche per lo Stato in termini di entrate fiscali e per l’occupazione con quasi 10 mila posti di lavoro persi”.

Multe salate a chi ne usufruisce

“Chi lo fa più che furbo è uno stupido, innanzitutto perché tutte le attività compiute sulla rete lasciano tracce digitali indelebili che le forze dell’ordine possono facilmente ripercorrere, ma soprattutto perché danneggiano il club che dicono di amare privandolo delle risorse per acquistare nuovi campioni. I dati registrati dall’indagine FAPAV ci confermano che le nostre campagne degli ultimi anni hanno raggiunto l’obiettivo di rendere gli utenti consapevoli dell’illegalità delle proprie azioni (l’84% sa di compiere un reato), quindi se poi saranno destinatari di multe salatissime non avranno giustificazioni e potranno prendersela solo con loro stessi”.

La distanza tra la Serie A e la Premier League

“Purtroppo siamo il Paese che dice di amare il calcio e invece detiene il triste primato della pirateria, proventi sottratti al sistema calcio da questo circuito illegale corrispondono a minori introiti per i nostri club, che patiscono ancora di più la differenza di fatturato e conseguentemente di talenti rispetto ai competitor europei. Il tifoso che usufruisce di sistemi illegali di visione delle partite deve capire che danneggia, oggi a suo vero rischio e pericolo, il proprio club e tutto il calcio che dice di amare”.

Conclude così l’ad della Lega Serie A sull’argomento pirateria.