Serie A, tre club a rischio esclusione col nuovo indice di liquidità

Serie A indice di liquidità

(Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Si è ormai entrati nel vivo, o meglio, nelle battute finali di questa lottata Serie A. La stagione sta per volgere al termine, e dal punto di vista organizzativo, ci si sta già muovendo per strutturare la prossima. Uno dei temi più caldi della Serie A è l’indice di liquidità; che fa tremare diversi club per il prossimo anno calcistico. L’indice è il rapporto tra attivi e passivi a breve delle società e servirà ad iscriversi al campionato, cosa che fino ad oggi non era prevista. Infatti, ad ora, l’indice di liquidità serviva solo a limitare il mercato di società meno virtuose.

Serie A indice di liquidità
(Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Alcuni club non sarebbero d’accordo, viste le difficoltà pratiche ad iscriversi al campionato, e punterebbero sul nuovo presidente, Lorenzo Casini. Da una parte c’è il presidente della Federcalcio, Gravina, che ritiene l’indice di liquidità fondamentale per evitare di contrarre debiti da parte dei club. Dall’altra c’è proprio Lorenzo Casini, contrario al suddetto tema, che metterebbe in difficoltà almeno sei club, e tre sarebbero a rischio per la prossima stagione.

Serie A, con l’indice di liquidità tre club sarebbero a rischio esclusione 

Per rientrare nell’indice di liquidità, alcuni club sarebbero costretti a vendere, oppure adottare un’iniezione di capitale. Secondo quanto riportato dalla Repubblica, però, ci sarebbero ben tre club che, ad oggi, faticherebbero ad iscriversi al prossimo campionato di Serie A. Su tutte la Lazio, fuori per 28 milioni di euro, seguito dal Genoa, con 32 milioni, e la Sampdoria.

Serie A indice di liquidità
(Photo by Marco Rosi – SS Lazio/Getty Images)

Per il quotidiano, però, potrebbero essere molte di più le realtà che faticherebbero tanto. Sarebbero almeno sei le società in difficoltà. La Figc per evitare di creare problemi grossi potrebbe pensare di apportare correttivi alla riforma in modo da renderla più sostenibile. L’indice sarà comunque fissato tra lo 0,6 e 0,7. Il gap si potrà ridurre con un saldo attivo nella campagna trasferimenti. In casi estremi sarebbero necessarie anche eventuali cessioni già a giugno. La situazione è in aggiornamento.