La riapertura degli stadi è un avvenimento atteso con ansia da tutti i tifosi italiani. Intervenuto durante i Gazzetta Sports Awards, il Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora ha parlato a proposito della questione.
“Dovremo attendere ancora un po’. I dati sono un po’ più confortanti, ma non ci consentono di riaprire gli stadi. Speriamo che le condizioni ce lo permettano. Stiamo lavorando a quest’apertura, ma anche alle palestre e al resto del mondo dello sport. Siamo in stretto contatto con il Cts per poter riaprire il prima possibile non solo gli stadi, ma anche i centri sportivi e le piscine in sicurezza. So che è l’auspicio di milioni di italiani” ha concluso Spadafora.
Nonostante le parole non particolarmente rassicuranti di Spadafora c’è chi in Europa è già tornato allo stadio. A partire dall’inizio di dicembre, infatti, in Premier League una parte di tifosi è potuta tornare finalmente allo stadio. Dopo il comunicato del governo britannico, gli impianti sono stati riaperti a capienza ridotta e il numero di biglietti vendibili dipenderà dalla zona della squadra interessata. A parlare di questo gradito ritorno è stato anche Jurgen Klopp, che ha rivisto 2000 spettatori ad Anfield: “Spero che sarà una grande esperienza per tutti noi, ma non posso saperlo. Da calciatore ho giocato molto spesso davanti a 2000 persone che non erano proprio del loro miglior umore, e possono creare davvero un bell’ambiente”.
Il tutto a una condizione: mentre guardano la partita, i tifosi non potranno bere alcolici, o almeno farlo ma da seduti. Sarà difficile accettarlo, in un paese nel quale la birra al pub prima della partita è un must. Non basta però, perché chi non vorrà rinunciare alle tradizioni, potrebbe non poter usufruire dei servizi igienici. Ad annunciarlo un codice di condotta inviato ai tifosi.