Spinazzola, quando il fisico è il primo avversario. Talento e sfortuna

infortunio Spinazzola

(Photo by Imago Images)

Festa per gli azzurri. 2-1 al Belgio – una delle favorite alla conquista del trofeo – ed è semifinale di Euro 2020 dove, ad attendere gli azzurri, ci sarà la Spagna di Luis Enrique. La notte meravigliosa dell’Allianz, purtroppo, è stata intristita dall’infortunio di Leonardo Spinazzola. Europeo finito per il laterale classe 1993 della Roma e, vista la lesione del tendine d’Achille, i tempi per rivederlo in campo saranno abbastanza lunghi.

Una brutta notizia per Roberto Mancini, pessima per José Mourinho. Come accaduto a molti altri ‘colleghi’, Leonardo Spinazzola è stato da sempre vittima di infortuni che ne hanno condizionato crescita e consacrazione in un percorso che, al netto dei guai fisici, ha sempre messo in evidenza il talento e la pregevole tecnica del numero 4 della Nazionale italiana.


Aveva appena 22 anni e militava nell’Atalanta Spinazzola quando, nella stagione 2014/15, ebbe a che fare con le noie fisiche. Un infortunio al ginocchio gli fece subito saltare l’inizio del campionato ma, differentemente da ora, servì un mese per rivedere il laterale in campo. La stagione 2017/18 è quella maledetta per Spinazzola, in cui gli stop fisici iniziano ad essere una vera e propria presenza ingombrante nella sua carriera. Da settembre 2017 all’inizio di maggio 2018, sono ben 21 i match saltati da Spinazzola, tra nuovi problemi al ginocchio e noie muscolari al polpaccio. A far piovere sul bagnato, al suo recupero nel maggio 2018, arriva la rottura del crociato che lo terrà fuori dal rettangolo verde 6 mesi.


Il giocatore, di proprietà della Juventus dal settore giovanile, rientra alla base bianconera nell’estate 2018 dove accumula appena 10 presenze. Poi il passaggio alla Roma nello scambio con Luca Pellegrini. I suoi esordi in giallorosso non sono esaltanti. Spinazzola non si mette in mostra e, dopo appena 6 mesi, il club giallorosso pensa di girarlo all’Inter per scambiarlo con Politano. Sembra tutto fatto ma poi l’affare sfuma proprio in dirittura d’arrivo. l’Inter non è convinta delle condizioni fisiche del giocatore e, sul contratto, vuole un certo numero di presenze prima che scatti l’obbligo di riscatto. I club non si accordano e Spinazzola resta a Roma mentre Politano va a Napoli.


Spinazzola inizia davvero a sfoggiare prestazioni sempre più convincenti. Una sorta di rivincita. Poi lo sfogo ad aprile 2020 quando parla del mancato approdo alla Beneamata.“ Secondo alcuni sono scarso, ma darmi dell’infortunato o dello zoppo non mi sta bene. Da quella settimana sono cambiato anche mentalmente. Nei sei mesi precedenti ero giù giù, ma dopo quella settimana ho ritrovato me stesso”. Spinazzola continua a crescere ed imporsi e, seppur presenti, gli infortuni non sembrano essere gravi come in passato. Ad aprile 2021 si ferma per un problema al bicipite femorale ma non gli impedisce di prendere parte ad Euro 2020 dove si ritaglia un ruolo da protagonista. Fino alla maledetta serata di ieri quando è stato il tendine d’Achille a frenare ancora la freccia della fascia sinistra. Sfortuna, ingiustizia e tanta rabbia. Così come un paese intero, senza distinzione di tifo, che può solo urlare: “Forza Spina!”.