Super Lega, A Milano la Serie A ha stilato il documento della pace?

Agnelli Juventus

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La Serie A ha forse trovato un punto d’incontro per sotterrare l’ascia di guerra sulla questione Super Lega.

Il condizionale è d’obbligo perchè la situazione è ancora molto delicato ed il terreno della Super Lega è ancora un campo minato. Prova ne sia le parole bellicose di queste settimane, soprattutto dal Presidente del Torino Urbano Cairo.

Quello che è successo ieri a Milano, più precisamente all’Hotel Palazzo Parigi, può rappresentare un punto di svolta importantissimo su tutta questa faccenda.

Forse ci si è resi conto per la prima volta che fare la guerra ad oltranza contro la Super Lega e contro la Juventus non serve a nessuno ed è controproducente.

I 20 presidenti dei club di Serie A si sono incontrati in maniera informale, senza il Presidente della Lega Serie A Paolo Dal Pino e l’AD della massima serie Luigi De Siervo, per cercare di trovare un punto d’incontro su questa faccenda.

A quanto pare il punto d’incontro è stato trovato. I club, spinti da uno spirito di collaborazione per cercare di migliorare il prodotto Serie A, hanno deciso di far ripartire la trattativa con i fondi CVC, Advent ed FSI per la cessione del 10% della media Company della Lega, a 1.7 miliardi.

Il punto nodale dell’assemblea è stato il discorso sugli interventi necessari per una sostenibilità economica del campionato. Da questo punto di vista si è cominciato a parlare di campionato a 18 squadre, che partirebbe dalla stagione 24/25 visto che i diritti di questo triennio sono già stati venduti a DAZN.

Inoltre si interverrà anche sugli ingaggi dei calciatori rendendoli più sostenibili. Secondo il quotidiano “La Repubblica” sarebbe pronto un documento da indirizzare alla FIGC che riassumerebbe tutti i punti nodali dell’assemblea “carbonara”.

NIENTE ESCLUSIONI DAL CAMPIONATO

Si è cercato di collaborare in un clima sereno e non si sono chieste sanzioni verso chi è ancora favorevole alla Super Lega, in Italia solo la Juventus.

Molto probabilmente gli altri Presidenti hanno capito che il muro contro muro verso la società bianconera è un esercizio contro producente verso tutto il campionato Serie A.

Anche il Presidente del Torino, Urbano Cairo, ha usato toni più concilianti rispetto al “Giuda” di qualche settimana fa: “Credo sia giusto che il campionato vada avanti con chi ha diritto a partecipare, ma è doveroso tutelare i valori del nostro campionato”.

Mano tesa verso Andrea Agnelli anche da parte del Presidente della Sampdoria Massimo Ferrero.

La Juventus è una squadra importante, Andrea Agnelli con la Super Lega ha fatto solo una boutade ma si è reso conto che il calcio casalingo è più importante. Giustificarsi? Assolutamente no, non siamo mica a scuola“.

La quiete dopo la tempesta? Forse è troppo presto per dirlo, ma sicuramente quello di ieri è stato un passo importante.

SCARONI E MAROTTA, DIMISSIONI RESPINTE

Nella riunione di Milano, inoltre, sono state respinte le dimissioni da Consigliere di Lega del Presidente del Milan Paolo Scaroni, mentre quelle dell’AD dell’Inter Beppe Marotta sembra non siano state nemmeno discusse.