Superlega, Reichart dopo l’incontro con la UEFA: “È un segnale positivo”

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Bernd Reichart ha rilasciato delle dichiarazioni subito dopo l’incontro con la UEFA sul tema Superlega. Il CEO di A22, società promotrice del progetto, ha parlato alla fine del colloquio avvenuto a Nyon in presenza dei rappresentati del calcio europeo, in cui comunque il massimo organismo calcistico continentale ha ribadito la sua avversione al nuovo torneo.

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Superlega, Reichart: “UEFA soddisfatta delle condizioni attuali, noi vogliamo migliorare il prodotto”

È terminato il meeting fra i rappresentati della UEFA e A22 Sports Management. A Nyon si è parlato del progetto Superlega, con il massimo organismo calcistico europeo – nella persona del presidente Ceferin, ma anche il presidente dell’ECA Al Khelaifi ed i capi delle principali leghe – che comunque respinge la possibilità di creare un torneo del genere. A tal proposito sono arrivate le parole del CEO di A22, Bernd Reichart, che ha raccontato di come si è svolto l’incontro: “E’ stato positivo incontrare la UEFA. Siamo contenti che abbiano accettato il nostro invito a uno scambio aperto. E’ un segnale per club e tifosi in Europa che c’è bisogno di una discussione e questo è importante anche laddove sembra difficile”.

Il dirigente prosegue: “Continuerà il mio impegno con club e proprietà nei prossimi mesi. I lavori portati avanti in questo periodo raccontano che c’è necessità di cambiamento e di idee concrete”. E stuzzica la UEFA: “Dal meeting veniamo via con l’impressione che lo status quo sia soddisfacente per la UEFA, posizione confermata da quello che è l’operator dominante per le competizioni di calcio sin dal 1955. Una struttura di monopolio che adesso è soggetta a revisione da parte della Corte di Giustizia della UEFA e ci si attende una decisione per la primavera del 2023″.

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“Lo scambio di idee è fondamentale”

Infine, Reichart ribadisce il progetto di A22: “La libertà di parola e di scambio di idee sono diritti fondamentali e A22 porterà avanti con ogni sforzo le sue idee per riformare il calcio, basandosi sui punti di vista di proprietà, tifosi, giocatori, leghe, istituzioni e tutte le altre parti coinvolte”.