Il Milan è alla ricerca di luce, la giusta via che possa portare i rossoneri fuori da otto anni di buio che hanno portato poche gioie. Il Milan post-lockdown è stato esaltato da tutti. Bello. Bello e forte, ma non basta.

Ora Maldini e Massara, sotto l’occhio vigile di Gazidis, sono al lavoro. La prima mossa è stata Kalulu jr, qualche buona giocata nella prima uscita stagionale con il Novara, oggi Brahim Diaz, che ha scelto la 21, ha fatto le visite mediche. Ormai ufficiosamente anche Tonali è rossonero, al momento è questo il colpo dell’estate rossonera.

I tifosi nel frattempo sognano Bakayoko, l’alternativa Soumarè è più costosa ma non scalda i cuori come un Backayoko. La trattativa va avanti e per me è più che fattibile, manca l’accordo sulle cifre del riscatto ma il Chelsea ha bisogno di cedere. In caso l’affare dovesse concludersi il Milan si ritroverebbe una batteria di mediani, con Kessié e Bennacer, molto valida.

Cosa manca quindi al Milan? In quali reparti Milan deve continuare ad operare? In porta si valuta il ritorno di Begovic, serve un vice Donnarumma. Quindi si valuteranno occasioni.

In difesa serve un centrale, Kjaer dà sicurezza ma per il futuro serve altro. Infatti il milan ha già intrapreso i contatti per Fofana del Saint Etienne, un prospetto di assoluta qualità. Un classe 2000 per me già pronto ad alternarsi al danese per poi diventare titolare in un futuro prossimo per i rossoneri. Il Saint Etienne ad ora spara alto e fa intendere che non ha bisogno di cedere, una situazione da monitorare. Serve un vice Theo Hernandez ma anche qui dopo il non aver riaffondato il colpo per Robinson, si attendono eventuali occasioni.

Sempre in difesa, il Milan ha bisogno di un terzino destro. Un giocatore che finalmente convinca su quella fascia. Il Calabria visto con Gattuso è un lontano ricordo, qualche brutta prestazione ha regalato la fascia a Conti che difensivamente non ha fornito grandi garanzie. Eppure il Milan per pure questioni di bilancio pensa di cedere Calabria e non Conti, essendo un prodotto della primavera, tutto che si incassa è plusvalenza. Il nome più caldo è quello di Aurier, nonostante le resistenze del Tottenham. Il miglior nome fatto, per me, è quello di Emerson Royal. Valida l’alternativa Dumfries.

Sempre su quella fascia, più avanti, sull’esterno serve un titolare. Brahim completa la batteria ma non è detto che resti l’anno prossimo. Qualche media, ma non trova conferme ad ora, ha fatto il nome di Chiesa. Costoso e personalmente non sono un grande fan del figlio d’arte. Commisso spara altissimo con le richieste per il cartellino di Federico. Quella fascia non presenta grandi alternative al momento, in base ai nomi accostati in passato. Correa non fornisce più le sicurezze che forniva oltre due anni fa quando il Milan lo cercava, Thauvin potrebbe essere una scommessa low cost visto l’infortunio che ha subito e io azzarderei un tentativo per Orsolini. Giocatore di grandi prospettive.

Stessa cosa per il vice Ibrahimovic. Il Milan pare abbia sondato il prestito di Jovic. Ma ha senso per un grande club prendere giocatori in prestito secco come farebbe una neopromossa? Il non riscatto o lo scambio di prestiti prima era una rarità per i grandi club, ora è consuetudine quasi. Basta vedere il passaggio temporaneo di James Rodriguez e Coutinho al Bayern Monaco, giocatori di prima fascia spostati in prestito biennale. Impensabile qualche tempo fa. Eppure se sei interessato, anche se in prestito, fai di tutto per trovare la quadratura di un acquisto, vedi Rebic.

Ora che il bilancio è sempre più centrale nel mondo del calcio per tornare grandi il Milan è obbligato seguire tutte le vie possibili.