Deflagrata come una bomba, in piena estate, la volontà di Messi di lasciare Barcellona è destinata, con molte probabilità, a restare insoddisfatta.

La rottura, covata tra le dèbacle delle ultime edizioni della Champions League, è arrivata via fax, come nelle peggiori crisi matrimoniali. La “Pulce” era convinta di potersi liberare a zero e cedere alla corte del Manchester City, dove avrebbe riabbracciato il mentore Guardiola.

Nessuno, però, sembrava aver fatto i conti con il presidente blaugrana, Josep Bartomeu, in declino, detestato, ma pur sempre alla guida del club. Che ha alzato un muro, forte di un contratto che prevede sì la possibilità di svincolarsi a zero, ma non ad agosto.

Passano i giorni, in Catalunuya arriva il padre agente dell’argentino, Jorge Messi, che incontra Bartomeu, ribadendogli la volontà di rompere. Ma qualcosa è cambiato, si apre uno spiraglio, e la pista inglese si raffredda. La clausola è ancora in vigore, e recita: 700 milioni di euro, troppi, anche per gli Sceicchi.

Come andrà a finire? Lo scopriremo, ma la sensazione è che i cocci di questa rottura, destinata a ricomporsi, siano tutti di Lionel Messi, che i tifosi blaugrana, però, sembrano pronti a riabbracciare. Almeno fino al 2021 …