(Photo by CHRISTOF STACHE/AFP via Getty Images)

La terza giornata di Bundesliga si chiude con due partite che hanno offerto uno spettacolo diametralmente opposto tra loro.

Wolfsburg – Augusta

Alle 15 è andata in scena la sfida tra Wolfsburg e Augusta che è terminata con un pareggio senza reti e con poche emozioni tranne un gol annullato dal VAR ai padroni di casa per un fuorigioco.

Bayern Monaco – Herta Berlino

La partita inizia subito forte per i bavaresi che al minuto 36 vanno in gol con Thomas Müller che però deve strozzare in gola l’urlo del gol a causa di un fuorigioco rilevato dal VAR.

I padroni di casa non si arrendono e sul finale del primo tempo, al minuto 40, riescono a passare in vantaggio con una zampata di Lewandowski che è lesto a raccogliere un cross basso dalla destra di Serge Gnabry.

La ripresa sembra essere la “solita” passerella per gli uomini di Flick che trovano il secondo gol sempre con il bomber polacco dopo soli 5 minuti, ma l’Herta Berlino non si arrende ed è pronto a rendere difficile la serata agli avversari.

Al 59′ un colpo di testa di Cordoba riapre la partita che si accende ancora di più al minuto 71 quando è Cunha a rimettere la gara sul punteggio di parità dopo aver fraseggiato nello stretto con Piatek.

Il finale di gara è quasi da thrilling:

al minuto 85 è sempre Lewandowski a provare a mettere definitivamente le cose in chiaro e a mettere dentro la palla del 3-2 dopo una mezza dormita della difesa dell’Herta sugli sviluppi di un calcio piazzato.

Potrebbe essere finita, ma la squadra di Bruno Labbadia non vuole darsi per vinta.

Ritrova ancora una volta il pareggio con un colpo di testa di Ngankam che vola in cielo per raccogliere un cross proveniente dalla sinistra di Mittelstadt.

La gara potrebbe finire qui avendo regalato tantissime emozioni soprattutto ai tifosi neutrali ma al minuto 91 un fallo dello stesso Mittelstdast su Lewandowski induce l’arbitro a fischiare la massima punizione per i bavaresi.

Sul dischetto, nemmeno a dirlo, ci va il numero 9 del Bayern che piazza la palla all’angolino dove il portiere avversario può solo pensare di arrivare, senza però riuscirci.

Il risultato finale di 4-3 premia il Bayern ma forse punisce oltremodo un Herta Berlino che si è dimostrato più che all’altezza della situazione capace di reagire colpo su colpo ad una squadra nettamente superiore come quella dei campioni d’Europa.