Thiago Silva entusiasta della sua nuova avventura al Chelsea

E’ stato uno dei migliori difensori centrali della sua generazione e probabilmente lo è tutt’ora. Thiago Silva, non è certamente tipo da impaurirsi di fronte a nuove sfide. Abbiamo avuto la fortuna di guardarlo da vicino, in Italia, con la maglia del Milan per tre stagioni tra il 2009 e il 2012. Un concentrato di strapotere fisico, intelligenza tattica e velocità. Un difensore come pochi se ne erano visti in precedenza. Lo scudetto vinto con i rossoneri nel 2010-11 sotto la gestione di Massimiliano Allegri, per consacrarsi come uno dei più forti difensori del mondo.

Nel 2012 la cessione in Francia, al Paris Saint Germain. La possibilità di vincere senza soluzione di continuità, ed infatti aggiunge al suo palmarès, 7 campionati, 6 coppe di lega francesi e 5 coppe di Francia. Manca la Champions League, la consacrazione europea. Troppe delusioni sul palcoscenico più importante del vecchio continente. L’opportunità si presenta nella scorsa stagione con la finale raggiunta dai parigini. Thiago Silva gioca con la fascia di capitano al braccio, consapevole che quella sarebbe stata l’ultima volta con la maglia del Paris addosso. Vince il Bayern Monaco, segna Kingsley Coman e il sogno si spezza.

E’ tempo di partire, di andare via, di cercare nuova linfa altrove. Ad acquistarlo è il Chelsea di Roman Abramovic, la Premier League il palcoscenico sul quale esibirsi. L’esordio con la nuova maglia nel weekend appena trascorso, nella sfida contro il West Bromwich Albion. Un errore che è costato un gol alla propria squadra, ma si sa, Thiago Silva non è tipo da abbattersi facilmente.

Il difensore brasiliano in questi giorni ha rilasciato un’intervista a France Football, durante la quale ha parlato delle sue paure una volta terminata l’esperienza parigina e delle sue prime impressioni sulla nuova avventura inglese: “Quando ho saputo che le cose con il Paris Saint Germain erano finite, ho sempre sperato in qualcosa di grande. Ho avuto paura però che la mia età sarebbe stata un freno e che i dirigenti dei club avrebbero pregiudizi negativi. E’ molto difficile rimettersi in gioco quando si ha più di 33 o 34 anni”. Il nuovo difensore dei Blues ha poi concluso: “Io ci ho sempre creduto, ho pregato Dio di trovarmi un progetto che corrispondesse alle mie ambizioni. Dio mi ha ascoltato perché il Chelsea è il meglio che ci sia in Inghilterra. Sto bene a Londra, mi sto inserendo, sono veramente entusiasta”.